Cardiologia: a Ciriè impiantato un monitor cardiaco sperimentale

L’Asl TO4 protagonista nel settore della Cardiologia. Presso la Cardiologia di Ciriè, diretta dal dottor Gaetano Senatore, sono stati infatti effettuati su due uomini, rispettivamente di 76 e di 71 anni, i primi impianti in Europa di un esclusivo dispositivo cardiaco, applicato a livello sottocutaneo nella zona toracica, progettato per l’accurata gestione delle persone affette da aritmie. Il dispositivo impiantato è un monitor cardiaco senza fili che permette il preciso monitoraggio continuo e a lungo termine delle persone affette da aritmie come la fibrillazione atriale, la bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca al di sotto del range di normalità), l’asistolia (assenza della sistole cardiaca con conseguente assenza di contrazione dei ventricoli e blocco della circolazione sanguigna), la tachicardia (accelerazione della frequenza del battito cardiaco). L’innovativa tecnologia utilizzata garantisce il perfetto riconoscimento delle aritmie, indipendentemente dall’orientamento all’interno del corpo del dispositivo impiantato, perché dispone di tre vettori che, combinati, permettono di ottenere il miglior segnale elettrocardiografico possibile. Altra caratteristica tecnica importante è la longevità del dispositivo, pari a 6,4 anni. Il sistema di monitoraggio permette il trasferimento da remoto di dati quotidianamente, senza alcuna interazione del paziente. Il sistema è dotato di un codice di priorità a semaforo che permette di identificare immediatamente le informazioni più rilevanti e di fornire ai medici cardiologi dati accurati per il monitoraggio e la gestione efficace delle persone portatrici dell’impianto, avvisandoli in tempo reale di eventuali anomalie del ritmo. «La telemedicina – afferma il Direttore Generale dottor Flavio Boraso – rappresenta il futuro. La possibilità di monitorare i pazienti di continuo con diagnosi precoci e a domicilio permette anche la riduzione delle visite in ospedale, con conseguenti vantaggi sia per gli utenti sia per le strutture ospedaliere, dove il problema delle liste d’attesa è sempre all’ordine del giorno. In particolare, la diagnosi precoce di aritmie gravi permette la riduzione di eventi invalidanti per la persona, come episodi di ictus, che rappresentano anche un costo sociale importante. La possibilità di disporre di questi strumenti di telemedicina dal costo assolutamente non elevato – aggiunge il dottor Boraso – permette ulteriori riduzioni di spesa, fattore fondamentale in un momento, quale quello attuale, caratterizzato da risorse molto limitate. Contemporaneamente si offre un servizio sicuro ed efficace ai cittadini, con ulteriori vantaggi per le persone anziane e per coloro che vivono in zone più disagiate.» Gli impianti sono stati effettuati dal dottor Gaetano Senatore, Direttore della Cardiologia di Ciriè-Ivrea, con i suoi Collaboratori dottoressa Claudia Amellone, dottor Marco Giuggia e dottor Giuseppe Trapani. «La possibilità di registrare in automatico le aritmie anche non percepite dal paziente e la possibilità per il medico di analizzarle a distanza con una banale connessione internet, senza che la persona portatrice del dispositivo debba compiere alcuna azione – ha sottolineato il dott. Senatore – rappresentano l’innovazione sostanziale di questo nuovo sistema di monitoraggio impiantabile.» Inoltre l’elevata durata della batteria permette di ridurre i reinterventi sul paziente e di rispondere alle esigenze di terapie sempre più costo-efficaci per il nostro sistema sanitario.

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