Castellamonte non cambia; a Favria eletto Ferrino; a Valperga confermato Brunasso

10/05/2012

ELEZIONI:  Alla fine il risultato non cambia. Il Sindaco uscente Paolo Mascheroni viene riconfermato alla guida della città, nonostante tutto. Nonostante le previsioni non giocassero a suo favore per una serie evidentissima di motivi: la maggioranza uscente frantumata con due candidati sindaci ex assessori (Garaffa e Vironda), con un ex assessore (Scala) in appoggio esterno alla lista di Testa, con lo stesso Testa ad attaccarlo sul fronte dei voti del centro destra, ma soprattutto con un elettorato evidentemente scontento dei cinque anni di amministrazione. Quest’ultimo fattore, al di là dei numeri, era chiarissimo in città e nelle frazioni. Ma il sindaco uscente ce l’ha fatta ugualmente, anche se per soli 47 voti.
Ed in questa riconferma hanno giocato a suo favore le tante liste presentate alle elezioni.
A contrastare Mascheroni, di fatto, è rimasta solamente la lista “Castellamonte che cambia” guidata da Giuliana Reano che alla vigilia delle elezioni veniva data per favorita. Lo sentivano gli stessi candidati, forti di una campagna elettorale fitta, caratterizzata da incontri in città e nelle frazioni, momenti di animazione e porta a porta dei candidati e dei supporter. Certamente la squadra che ha messo in campo le risorse umani numericamente maggiori. Non è bastato, anche se per soli 47 voti e nonostante l’exploit del candidato Pasquale Mazza.
E poco conta che Mascheroni in cinque anni abbia visto più che dimezzare i consensi, passando dagli oltre 4mila voti del 2007 agli attuali 1740.
Staccate tutte le altre liste, a cominciare da “Castellamonte a Colori” di Carlo Dellarole (683 voti con un distacco di 1010 voti dalla Reano. “Vivi Castellamonte” di Angelo Testa ha ottenuto 588 voti, “Una città per tutti” di Fabio Garaffa 450 voti, “Api Laboratorio Castellamonte” 215 voti, “Vironda per Castellamonte” 123 voti e “Orientarsi per condividere” di Walter Morando 97 voti. Da non sottovalutare il partito delle schede bianche e nulle che conta 290 voti (rispettivamente 222 e 68).
La città, mai come in questa occasione, aveva la possibilità di cambiare la propria guida. Se non lo ha fatto la responsabilità non è solamente degli elettori: è anche di chi non ha voluto mettere da parte i personalismi di una politica che troppo spesso entra a fare parte dei giochi amministrativi di una città, anche di piccole dimensioni come Castellamonte.
Non è una vittoria del Sindaco riconfermato. È una sconfitta per tutti gli altri.
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