Cerchio punta il dito sulla mancanza di incentivi per la promozione dell’auto elettrica

Le nuove limitazioni ai motori inquinanti appena decollate a Torino non sono collegate a alcun incentivo sulla diffusione della mobilità elettrica. Divieti che non corrispondono certo a strategie di promozione delle autovetture a impatto ambientale pari a zero.Beppe Cerchio, consigliere Pdl e vice Presidente del Consiglio provinciale, ha presentato ieri un’interrogazione per conoscere se esistano possibili e concreti sviluppi per un autentico decollo e dare certezza ai residui dipendenti – che rappresentano un patrimonio di professionalità – del centro Engineering di Cambiano e contestualmente comprendere le prospettive riferite agli impianti Pininfarina di Bairo Canavese.
“Ciò nella speranza che dell’auto elettrica non rimanga un semplice mito – precisa Cerchio – essendosi nel tempo attivata la “rottamazione” prima ancora del (mancato) decollo, ben sapendo che la Fiat non sembra purtroppo credere ai veicoli elettrici, nemmeno nella prospettiva futura”.
Basti pensare che nel 2013 siano ormai numerose le auto elettriche prodotte (ancorchè praticamente invendute in Italia), da Opel, Citroen, Peugeot, Nissan, Mitsubishi, Renault e come invece mcontinui, fra i grandi produttori, la troppo prudente e problematica assenza della Fiat contestualmente all’inconsistente promozione nel 2012.
“Da almeno quattro anni – precisa Cerchio – si è variamente discusso, con alterne vicende, dell’azienda Pininfarina che, ancora nel 2010, aveva in carica 1600 dipendenti fra Grugliasco, Bairo, San Giorgio e Cambiano. Anche in Provincia di Torino si è reiteratamente dibattuto di variegate ipotesi di auto elettrica, del progetto Blue car, dei rapporti con il finanziere bretone Bollorè. Senza dimenticare come siano stati illusoriamente impegnati anche fondi e studi dell’Ente Provincia indirizzati verso una vana ricaduta su prospettive e strategie per lo sviluppo dell’auto elettrica. Ora vaghe e recenti notizie starebbero ipotizzando nuovi impegni assunti dal gruppo francese Bollorè per progetti di auto elettrica nuovamente con Pininfarina. Né il Comune di Torino né la Provincia hanno seriamente affrontato e progettato interventi per far diventare la città della Mole una vera capitale dell’auto ecologica”.

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