Che stupore, che meraviglia a Terra Madre 2012!

Stefania Casazza, Marilena Pola, Daniela Termine ed Enrico Levati di Terra Madre del Canavese parlano in termini entusiastici della manifestazione Terra Madre che si è svolta nei giorni scorsi al Lingotto di Torino, a cominciare dalla cerimonia di apertura nella coloratissima cornice delle migliaia di delegati di tutto il mondo, dove sono stati celebrati e commentati alcuni dei contenuti fondamentali del movimento planetario delle Comunità del cibo: la biodiversità, la sovranità alimentare, la territorialità del cibo, la rete mondiale, la difesa dell’integrità della Madre Terra, i beni comuni come l’acqua, l’aria, il cibo buono, pulito e giustamente remunerato.
“Ma è stata soprattutto la straordinaria materialità del grande Mercato della Terra all’Oval, dove si potevano conoscere, gustare, annusare, comprare i prodotti e i cibi presentati, con orgoglio, dalle oltre 200 Comunità del cibo, ad emozionarci ancor di più e a farci partecipi della consapevolezza che è da quella materialità che è nato e si sta sviluppando un grande movimento mondiale capace di trasformare, dal profondo, l’attuale iniqua catena agro-alimentare del pianeta e costruire una via di salvezza alla sopravvivenza della Madre Terra, oggi gravemente minacciata.”
Anche in Canavese Terra Madre ha vissuto momenti di celebrazione intima, appassionata: dall’accoglienza, quest’anno particolarmente lunga, dei delegati nelle famiglie; al commosso ricevimento della delegazione palestinese, proveniente dai territori occupati, alla conferenza del delegato congolese Jean Pierre al Linus Day sulla terribile realta’ dei bambini congolesi che, nelle miniere, grattano il coltan, metallo fondamentale dei nostri strumente elettronici di comunicazione, il cui controllo è gia costato 4.5 milioni di morti; alla tradizionale Grande Cena con tutti e delegati e le famiglie ospitanti, a base di cibi dei produttori canavesani del Mercato del Territorio.
Durante il convivio Heritiana, il giovane delegato del Madagascar ha raccontato che, in Africa, con i Mille Orti Scolastici del grande progetto di Terra Madre, gli studenti si finanziano gli studi; Maurizio, delegato brasiliano, ha ricordato la sua vita e il suo impegno con le tribù indigene dell’Amazzonia, minacciate di estinzione; Megan, la delegata Usa dell’Oregon, ha illustrato il suo impegno di formazione di una coscienza alimentare attenta nei consumatori delle sua terra; Chirine, la giovane delegata Libanese, che coordina il Mercato della Terra di Beyruth ha ribadito il proposito di continuare a fare del loro Mercato un momento irrinunciabile della socialita di un paese per tanti versi straordinario, dove incombe però l’incubo di una nuova guerra civile.
“In noi – concludono – è enormemente cresciuta la consapevolezza di dover costruire, anche nel nostro territorio, momenti di sovranità sui nostri beni comuni, sui nostri bisogni fondamentali, a cominciare, insieme, da produttori, consumatori, trasformatori, dal cibo.

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