“Evitare che la nuova succursale del Liceo di Chivasso sia l’ennesima opera incompiuta”

CHIVASSO – «La nuova succursale del Liceo Isaac Newton di Chivasso? Senza un’idea che sblocchi la situazione il cantiere di via Mazzè rischia di essere la premessa per l’ennesima opera incompiuta.»
Così il Presidente della Commissione Controllo della Provincia di Torino Carlo Giacometto (PdL) ha commentato la situazione che si è venuta a creare dopo la conclusione dei lavori di bonifica dell’area destinata al nuovo plesso scolastico superiore, previsto dall’accordo di programma del 2008 fra il Comune di Chivasso, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte.
«Quell’accordo – ha continuato il Consigliere Pdl Ettore Puglisi – aveva previsto un finanziamento di 8 milioni a carico della Regione Piemonte, mentre la Provincia avrebbe avuto il ruolo di stazione appaltante. Peccato che, come spesso accade nel nostro Paese, il tempo perso si è rivelato determinante in senso negativo, perché oggi il bilancio regionale non è in condizione di finanziare un investimento di tale portata, sia per le criticità di cassa, sia per i vincoli del Patto di stabilità. D’altro canto, la Provincia stessa non potrebbe appaltare i lavori, a causa degli stessi vincoli. Si tratta allora di trovare una soluzione alternativa a quanto stabilito da quell’accordo di programma, con l’obiettivo di dare finalmente corso ad una progettualità così importante per Chivasso e per l’area circostante.»
L’ampliamento degli spazi a disposizione degli studenti del Liceo Scientifico e Classico “Isaac Newton” si è reso necessario alla luce dell’aumento della popolazione scolastica che si è registrato negli ultimi anni, fenomeno che ha costretto la Provincia ad affittare altre sedi scolastiche in città, utilizzando a tal fine risorse finanziarie importanti a carico del proprio già risicato bilancio.
«Per accelerare e partire finalmente con i lavori – hanno concluso Giacometto e Puglisi – si potrebbe modificare l’accordo di cinque anni fa e affidare la realizzazione dell’opera alla Società di Committenza Regionale. Esattamente come è stato fatto per gli interventi di miglioramento viario della strada statale 460, che sono stati sbloccati perché SCR ha la possibilità di farsi carico del finanziamento degli investimenti pubblici, sia perché sarebbe svincolata dal Patto di stabilità, sia soprattutto perché avrebbe le risorse necessarie a disposizione. Crediamo che questa sia l’unica via per avviare in tempi brevi il cantiere. Pertanto ci permettiamo di suggerire la scrittura di un nuovo accordo fra i soggetti pubblici coinvolti, in modo da evitare nei prossimi mesi di trovarci a discutere di un’opera incompiuta.»

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