I 50 anni di ordinazione episcopale di Mons. Bettazzi

IVREA – La Diocesi di Ivrea festeggia il 50° anniversario di ordinazione episcopale di Monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea.
Domenica 6 ottobre alle ore 16 verrà celebrata la Santa Messa nella Cattedrale di Ivrea e a seguire i saluti ufficiali nel cortile dell’ex Seminario minore ed il rinfresco presso la Casa Beato Varmondo.

 

 

Il curriculum di Mons. Luigi Bettazzi
Il Vescovo emerito di Ivrea monsignor Luigi Bettazzi è nato a Treviso il 26 novembre 1923.
Fu ordinato sacerdote dal Cardinal Nasalli Rocca a Bologna, nella Basilica di S. Domenico, il 4 agosto 1946.
Laureato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e in Filosofia e Storia della Filosofia all’Università Statale di Bologna, fu insegnante di Filosofia e Storia della Filosofia al Pontificio Seminario Regionale di Bologna; e di Morale sociale all’Istituto sociale dell’arcidiocesi di Bologna
Nel frattempo fu assistente diocesano e vice assistente nazionale degli Universitari Cattolici (FUCI), delegato arcivescovile per l’Azione Cattolica Italiana di Bologna e reggente della Parrocchia di s. Sigismondo a Bologna.
Il 15 agosto 1963 Papa Paolo VI lo nominato vescovo titolare di Tagaste e ausiliare di Bologna, dove viene ordinato episcopo dal Cardinal Giacomo Lercaro a Bologna, il 4 ottobre 1963 nella Basilica di S. Petronio.
Vicario Generale dello stesso cardinal Lercaro dal settembre 1963, ha partecipato a tre sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II, dove ha fatto interventi sulla collegialità, l’apostolato dei laici, la cultura, e per chiedere la beatificazione di Papa Giovanni XXIII.
Fa parte del gruppo di vescovi (una ventina) “che – ispirati dalla spiritualità di Charles De Foucauld – si impegnano a vivere l’episcopato in maniera più vicina alla gente e ai preti”.
Il 26 novembre 1966 è trasferito alla Sede vescovile di Ivrea, dove fece il suo solenne ingresso il 15 gennaio 1967. Qui ha svolto il suo servizio episcopale per 32 anni; è Vescovo emerito dal 20.03.1999.
Membro successivamente delle Commissioni episcopali nazionali sul Laicato, i Seminari, l’Ecumenismo, la Cooperazione fra le Chiese (America latina e missioni). Responsabile del Comitato per il Diaconato permanente.
Nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana quale presidente nazionale di Pax Christi (Movimento cattolico per la pace) resse tale incarico dall’ottobre 1968 al 1985 (quando gli successe il compianto monsignor Tonino Bello. Di Pax Christi fu anche presidente internazionale (dal 1978 al 1985), entre aattualmente è Presidente del Centro studi economico-sociali per la pace, promosso da Pax Christi Italiana nell’ottobre 1991, con sede a Firenze.
Come Presidente nazionale di Pax Christi ha tenuto molte conferenze e dibattiti; ha ideato, animato e partecipato alle Marce della Pace di Capodanno (la prima il 31 dicembre 1968); ha scritto articoli e interventi sull’impegno dei cristiani per la pace. Sul piano internazionale ha rappresentato Pax Christi alle due Assemblee straordinarie sul disarmo, promosse dall’ONU nella sede di New York; ha guidato e presieduto gli incontri sul disarmo e i diritti dell’uomo con la Chiesa Ortodossa Russa, a scadenza biennale, in varie città dell’ex Unione Sovietica; ha partecipato ad Uppsala all’incontro internazionale delle Chiese su “Vita e Pace; all’incontro delle Università Cattoliche a Salisburgo per un lavoro di ricerca e studio sulla pace.
Ha guidato una missione internazionale in Centro America (1981) per indagare sulla violazione dei diritti dell’uomo. Ha partecipato conferenze in Germania, Belgio e altri Paesi europei. Per la pace a Sarajevo ha guidato, insieme all’amico monsignor Tonino Bello la “Marcia dei Cinquecento” (7-13 dicembre 1992 e ha partecipato alla missione “Mir Sada” del 4-9 agosto 1993. Sempre nel 1993, per la pace nei Balcani, ha contatti con la Chiesa Serbo-ortodossa (Belgrado – luglio) che sfociano nell’incontro ufficiale a Belgrado (agosto), cui seguirà l’incontro in Belgio (marzo 1994). Il 12-15 febbraio 1994 è in missione di pace in Kosovo.
Ha viaggiato ripetutamente per motivi pastorali: in Asia (Assam, India, Corea, Vietnam e Cambogia, Giappone, Pakistan, Bangladesh); in Africa (Algeria, Sudan, Burundi, Tanzania); negli USA e in Canada, ma soprattutto in America Latina, Venezuela, Argentina, Perù, Uruguay, Colombia, Panama, Messico e in tutta l’America Centrale; oltre, naturalmente, i vari Paesi dell’Europa.
In Italia partecipa a Tavole Rotonde, conferenze, dibattiti su temi diversi (attività che si è intensificata ora che è libero dal servizio pastorale diocesano); è soprattutto impegnato a sostenere e propagandare il messaggio del Concilio e il dialogo tra fede e mondo contemporaneo, sviluppando i temi della giustizia, della pace, dell’obiezione di coscienza, dei diritti umani, della dignità della donna.
In diocesi di Ivrea dà sollecita applicazione del Concilio coinvolgendo laici e preti nella formazione del Consiglio pastorale Diocesano (1967); richiama costantemente la riforma liturgica, l’importanza della Parola di Dio, il senso della Chiesa e l’attenzione ai problemi del mondo. Nel 1972 inizia una Visita Pastorale in tutte le parrocchie sulla base del documento “Cristo ci unisce per pregare e per servire”, frutto di una larga collaborazione, per anni punto di riferimento per l’attività diocesana e che sfocerà nella celebrazione del XX Sinodo diocesano (1984-86), cui seguirà il Sinodo sulla Parola di Dio (1995-96). Partecipa attivamente a tutte le vicende del mondo del lavoro, portando la propria solidarietà in ogni crisi industriale, dagli scioperi del 1971 per salvare il Valle Susa, alla chiusura della Montefibre, alla progressiva negativa evoluzione della crisi dell’Olivetti (1998).
Ha iniziato la cooperazione missionaria con le diocesi brasiliane di Barra e Barreiras (1969) e in Burundi (1970). Ha accolto la Visita Pastorale del Papa alla diocesi il 18-19 marzo 1990)
Al termine del suo servizio pastorale celebra il XXX Congresso eucaristico diocesano (ottobre 1998).
Della diocesi conosce ogni chiesa, ogni cappella, ogni sentiero fin nelle più sperdute frazioni valligiane; si fa promotore di iniziative di ricupero del patrimonio storico-culturale (“il Salone degli affreschi nel Vescovado di Ivrea” (1997) e il primo volume della “Storia della Chiesa di Ivrea – dalle origini al XV secolo” – 1998).
Il 23 giugno 2000 riceve dall’Università di Torino la Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche, per aver “sempre coniugato e congiunto la riflessione religiosa e teologale all’impegno sociale e all’osservazione dell’uomo, sia nella storia, sia nella società contemporanea, sia nella sua dimensione sociale, sia soprattutto partecipando in prima persona alla lotta per la pace”.
Iscritto all’albo dei pubblicisti e giornalisti, Monsignor Bettazzi interviene per sollecitare l’impegno politico e sociale dei cristiani su molte riviste, cattoliche e laiche, e sui quotidiani. Negli anni de suo episcopato è stato un fedelissimo collaboratore di questo giornale, firmando più di un articolo per settimana, per animare e sostenere la vita della Chiesa locale, ma anche commentando e aiutando a riflettere su avvenimenti nazionali e internazionali.
Ha scritto i seguenti libri:  “Intelligenza e fede” (1963),  “Il Cristiano e la vita di fede; Il Cristiano e la contestazione” (1969),  “Una Chiesa per tutti” (1971), “La chiesa fra gli uomini” (1972), “Farsi uomo. Confessioni di un vescovo” (1977), “Al di là… al di dentro… Lettera ad un amico un po’ materialista e ateo” (1978), “La carne di Dio. Riflessioni feriali sul Vangelo e sulla Chiesa” (1974), “Farsi uomo” (1977), “Cari bambini… Caro vescovo…”(1979), “Ateo a diciotto anni?” (1982), “Il cristiano e la pace” (1983), “Un vescovo e la sua Chiesa” (1988), “Obbediente in Ivrea” (1989),  “Lettere aperte…o quasi” (del 1989, in cui confluiscono – con risposte e commenti – le lettere aperte già pubblicate sul Risveglio popolare, a uomini politici come l’on. Zaccagnini, segretario della Democrazia Cristiana; l’on. Berlinguer, Segretario del Partito Comunista Italiano; l’on. Craxi, Segretario del Partito Socialista; il sen. Spadolini, ministro della Difesa; l’ing. Carlo De Benedetti, presidente della Olivetti, e altri).
“Farsi donna, farsi giovane per la pace” (1995), “La sinistra di Dio” (1996), “Il Concilio – Pentecoste del nostro tempo” (2000), “La Chiesa dei poveri” (2001), “Il Padre Nostro…alla SS.ma Trinità, con Maria” (2000), “La Chiesa oltre le rughe” (2001), “Pregare l’Apocalisse” (2002), “Povertà e servizio” (2003), “Esseri ed Essere” (2004), “ Giovani per la pace” (2004), “Non spegnere lo spirito” (2006), “Anticlericali e Clericali” (2006), “Carne e spirito” (2007), “Difendere il Concilio” (2008, con Aldo Valli), “In dialogo con i lontani” (2009), “Vescovo e laico” (2010), “Il Concilio i giovani e il popolo di Dio” (2011), “Viva il Papa viva il popolo di Dio” (2013).
Il Risveglio Popolare

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