Il canavese è contro “Green Hill” e la vivisezione

Il 16 giugno a Roma si e’ tenuta la manifestazione nazionale organizzata da Occupy Green Hill per “chiedere il sostegno della norma che prevede il divieto di allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale”, come ha ribadito dall’ex Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla presente al corteo.Ed ancora: “Sostenere la norma per chiudere Green Hill, l’allevamento dei cani beagle per la sperimentazione che si trova a Montichiari (Brescia), come prevede l’art. 14 della legge comunitaria licenziata dalla Camera”, come richiesto a gran voce dalla Brambilla.
A sfilare più di 10.000 persone provenienti da tutta Italia tra le quali anche lo Squadrone Animalista Piemonte e Valle d’Aosta con un gruppo di canavesani, partiti da piazza della Repubblica per approdare davanti a Palazzo Madama.
Persone unite dallo stesso ideale ovvero dire basta alla vivisezione.
Davanti all’ingresso principale del Senato è stato presentato il manifesto ufficiale della campagna: “Vogliamo una vera giustizia, chiedendo il sostegno della norma che prevede il divieto di allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale”.Il manifesto contrappone l’immagine di cani in un laboratorio sulla quale compare la scritta “legale”, a quella di un cucciolo tra il filo spinato e le mani degli animalisti al momento della sua liberazione dall’allevamento il 28 aprile scorso, con la scritta “illegale”.
Per chi ancora non lo sapesse, Green Hill e’ un allevamento di proprietà di una multinazionale americana, la società per azioni Marshall, che si trova a Montichiari (BS), dove vengono allevati circa 2500 cani di razza beagle. Ogni mese 250 cuccioli vengono inviati verso i laboratori italiani ed europei, per incontrare un futuro terribile e la morte certa.
La pratica della vivisezione non e’ rivolta solo verso la ricerca medica, ma riguarda anche e soprattutto altri campi come la cosmesi, i prodotti per la pulizia della casa, l’alimentazione umana ed animale.
Non solo gli animalisti, ma anche noti medici antivivisezionisti come il Dott.Stefano Cagno, il Prof. Bruno Fedi e il Prof. Massimo Tettamanti nonché il noto oncologo Umberto Veronesi sostengono che la vivisezione e’ una pratica inutile, cruenta per gli animali e dannosa per l’uomo e che i metodi alternativi esistono e vanno impiegati.
Per dire basta a Green Hill che e’ diventato il simbolo della lotta alla vivisezione in Italia, si sono formati parecchi comitati e gruppi spontanei che da aprile del 2010 hanno dato il via alla protesta e dopo due anni in cui l’attenzione non e’ mai stata tenuta così alta, il 28 di aprile scorso a Montichiari é sfociata in una manifestazione durante la quale alcuni attivisti, in seguito arrestati, hanno liberato una settantina di cuccioli.
In Canavese un gruppo spontaneamente creato da persone con un ideale comune ha organizzato una raccolta firme volta a chiedere la chiusura di questo lager.
I punti di raccolta firme al momento sono i seguenti:
Rivarolo: Studio Veterinario Dott.ssa Audo Gianotti Rossana via Gianetto 1, Palestra Ibis via Battisti 5
Forno Canavese: Studio Veterinario Dott. Valetto Luca fraz Chiagnotti 3 bis
Busano: ferramenta Perino via Circonvallazione 53
Favria: Studio Emme G.P. snc via san rocco 2 ,Clorofilla di Manzetto Daniela via san Rocco 12
Cuorgne’: tabaccheria Stomeo via San Rocco 7
Inoltre per il 30 giugno e’ prevista una nuova manifestazione a Montichiari e verrà organizzato un pullman da Ivrea e Torino.
Per informazioni rivolgersi e sulfinia1953@yahoo.it
Per approfondimenti sull’argomento http://montichiaricontrogreenhill.blogspot.it/ oppure www.occupygreenhill.it

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