Inaugurato il ponte passerella di Ivrea

IVREA –  GUARDA IL VIDEO È intitolato a Natale Capellaro il nuovo ponte passerella  inaugurato sabato mattina e che mette in comunicazione due parti della città di Ivrea. Un momento importante per l’amministrazione della Pepa che vede ultimata un’opera bella, spesso oggetto di polemiche, che va ad aggiungersi ai cantieri di recente attivati per garantire maggiori servizi alla città: sono partiti i lavori per la realizzazione del nuovo poliambulatorio che fra 600 giorni verrà ultimato, mentre mercoledì 16 ottobre partiranno i lavori di adeguamento degli spazi per il nuovo Tribunale. Tante le persone che hanno attraversato a piedi o in bicicletta la nuova struttura che, costata circa 3 milioni di euro, sovrasta la Dora, ideata per unire due aree cittadine attraverso una mobilità sostenibile. «Abbiamo la presunzione di pensare – ha sottolineato il Sindaco Della Pepa – che con questo ponte i cittadini possano godere di più del fiume e del parco che a breve verrà attrezzato. Occasione questa per goderci un po’ di tempo libero, in un posto bello della città, fino ad oggi abbandonato.» A ridosso della nuova opera un ulteriore cantiere che vedrà sorgere una centrale idroelettrica: «Elemento per sottolineare – ha continuato il primo cittadino – come stiamo cercando di lavorare sulle energie sostenibili.» E un ringraziamento è stato rivolto a tutti gli amministratori delle Giunta Grijuela, di quella del precedente mandato dell’attuale Sindaco, in particolare all’Assessore all’Urbanistica Giovanna Codato. E l’intitolazione a Natale Capellaro è stata voluta sia perché, ha aggiunto Della Pepa, «ha fatto grande il nostro territorio e l’Olivetti, sia perchè il ponte collega dall’altra parte il Liceo Scientifico.» Un monito per i ragazzi a conoscere personaggi importanti del territorio. È stato ricordato come Natale Capellaro entrò nell’Olivetti nel 1916 come apprendista operaio e come nel 1943 divenne responsabile dell’ufficio progetti; lui stesso fu un progettista eccezionale, inventando molte macchine di calcolo.
Poi l’invito a vivere questi spazi belli della città cercando di rispettarli e mantenerli tali. «Solo così – ha concluso – la nostra città può diventare più bella e partecipata.»
Poco più in là striscioni di protesta da parte di chi ritiene il nuovo ponte un’opera troppo costosa, specie in un periodo di grande crisi economica, in termini di realizzazione e di mantenimento, che per l’intera area (verde e pista) sono di circa 5mila euro all’anno (1700 manutenzione del ponte); e da parte di chi vive il dramma della disoccupazione: «Esiste un tempo per stare calmi… zitti… per sopportare. Ma esiste anche un tempo per reagire… cambiare… dire ora basta! – recita un volantino del Comitato Disoccupati Eporediesi – Da soli non contiamo nulla, insieme possiamo far sentire la nostra voce!» (e mail: disoccupatieporediesi@gmail.com).
Karen Orfanelli

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