La Piattella di Cortereggio entra nei “Granai della Memoria”

SAN GIORGIO – Si parlerà anche della Piattella di Cortereggio al Primo Convegno Nazionale dell’Aiquav-Associazione Italiana per gli studi sulla Qualità della Vita in programma a Firenze, presso il Centro Nazionale Studi della Cisl, dal 29 al 31 luglio. Tema del convegno sarà “Qualità della vita: territorio e popolazioni”, nel cui ambito è stata programmata una sessione dedicata a “Cibo e Qualità della vita”. Gianpaolo Fassino, antropologo, assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo-Bra presenterà al convegno la relazione “ Presidi Slow Food e buone pratiche alimentari. Il caso della Piattella canavesana di Cortereggio”. L’esempio prescelto è appunto quello della Piattella canavesana di Cortereggio, una varietà di fagiolo bianco dalla forma piuttosto piatta coltivata esclusivamente nel comune di San Giorgio Canavese e, specificatamente, nel territorio di Cortereggio. Il presidio Slow Food è stato fondato nel 2010 per salvaguardare dall’estinzione questa varietà, esso vede attualmente coinvolte quattro aziende produttrici che effettuano ancora la coltivazione della Piattella secondo un’antica tecnica colturale che prevede la coltivazione del legume consociato al mais. «Recupero della antiche tradizioni agricole e gastronomiche, sostenibilità ambientale, filiera corta, tutela della biodiversità ed etnodiversità: sono questi – spiega Fassino – alcuni dei tratti caratterizzanti l’interessante esperienza portata avanti in questi ultimi anni dal Presidio di Cortereggio, esperienza che può dunque essere letta come valido esempio di connubio fra buone pratiche e cibo sostenibile.»
La metodologia di documentazione e di indagine adottata nel corso della ricerca è quella dei “Granai della Memoria”, un progetto di raccolta ed archiviazione di memorie orali e storie di vita promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche insieme a Slow Food. La ricerca sulla Piattella che sarà presentata e discussa al convegno di Firenze si basa su una serie di testimonianze raccolte da Gianpaolo Fassino insieme a Luca Percivalle nel corso del mese di giugno fra i promotori del Presidio Slow Food, i produttori della Piattella di Cortereggio e alcuni anziani della frazione che hanno documentato con i propri racconti la storia e le peculiarità colturali, gastronomiche, storiche della Piattella. Sei interviste-testimonianza di Caterina Boggio, Claudia Boggio, Mario Boggio, Ivano Rean Conto, Domenico Defilippi e Teresa Binando sono già consultabili on-line sul sito www.granaidellamemoria.it a partire da questa settimana, all’interno dell’archivio “Presìdi Slow Food”.

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