L’infanzia rubata che sconvolse l’America

CHIVASSO – Nella sede di Palazzo Einaudi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione, la mostra: “Infanzia Rubata. Lewis Hine, le immagini che turbarono l’America”. Le fotografie si riferiscono all’arco di tempo compreso tra il 1908 e il 1918, quando, su incarico del National Child Labor Committee  di New York, Hine percorre ventotto Stati americani per testimoniare e denunciare davanti all’opinione pubblica del suo Paese la drammatica condizione del lavoro minorile nelle fabbriche, nelle città, nelle campagne, nei porti, nelle miniere e nelle abitazioni domestiche.
In questi ultimi anni l’attenzione verso questo grande artista, ingiustamente relegato nell’oblio fino alla soglia degli anni ‘80, è cresciuta in maniera continua. Parigi, New York, Rotterdam, Milano, Madrid, Wintherturp, Bratislava, per citare solo alcuni significativi esempi, hanno organizzato mostre su di lui, offrendo una panoramica complessiva di tutta la sua attività fotografica.
La mostra di Chivasso si limita ad esporre le fotografie che trattano del lavoro minorile, rappresentando tuttavia, in quest’ambito circoscritto, la rassegna più completa ed esaustiva mai realizzata fino ad oggi in Italia ed all’estero. Le immagini esposte, di eccezionale qualità documentaria ed estetica, sono il frutto di un’accurata selezione del materiale (oltre 5000 fotografie) messo a disposizione dalla Library of Congress, Washington D.C.
La rassegna, che si concluderà il 3 novembre, oltre a far conoscere al pubblico italiano uno dei più grandi artisti della fotografia del secolo scorso, si propone di riportare al centro dell’attenzione il tema del lavoro, evidenziando alcuni aspetti anche drammatici che lo hanno caratterizzato nel corso della storia.

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