Luci di Natale: il Comune di Ivrea non utilizza quelle di sua proprietà

IVREA – Un tema che si ripropone di anno in anno e che spesso si trasforma in motivo di discussione, specie quando l’impressione è quella di soldi pubblici spesi male.
Tutti auspicano una città illuminata ma non tutti condividono le decisioni prese a riguardo. A sollecitare chiarimenti il Consigliere Alberto Tognoli (Lista dei Cittadini – MPP Progetto Ivrea Teg), firmatario di una interpellanza presentata nella serata di ieri in Consiglio Comunale. Quanto costa “vestire” la città in occasione delle festività natalizie e a fronte di quali investimenti? Un argomento che il più delle volte genera contrarietà tra cittadini e forze commercianti produttive, soprattutto se nel recente passato il Comune è stato depositario di un investimento che il consigliere Tognoli ha definito “piuttosto sorprendente”, in virtù delle ristrettezze economiche da sempre espresse dal Comune e degli oggettivi costi di montaggio e smontaggio delle strutture. Quel che sorprende è la richiesta ai commercianti di un contributo per finanziare affitto e montaggio di nuove luminarie non potendo sostenere, appunto, la spesa elevata delle luci che il Comune ha in magazzino, tenendo conto inoltre che i commercianti sono stati tra i più colpiti dalla tassazione comunale. Nel documento discusso in aula, Tognoli ha chiesto delucidazioni a riguardo: se è vero che i commercianti pagheranno una quota per l’affitto ed il montaggio delle nuove luci e quali saranno gli usi di quelle vecchie acquistate in passato con soldi di cittadini e commercianti stessi. “C’è un risvolto economico significativo, si parla di 100mila euro spesi per strutture che non verranno utilizzate – ha commentato Tognoli – e vorrei capire le decisioni della Giunta e se l’Assessore attuale era a conoscenza di queste strutture comperate e non più usate. Questo altro non è che un esempio di cattiva gestione delle risorse dei cittadini.”
La parola all’Assessore Giovanna Strobbia: “La scelta di questa Amministrazione è stata il più possibile di far partecipare i cittadini alle scelte. Per questo ho tenuto incontri per comunicare e decidere tutti insieme come muoverci su questi aspetti. Presentata ai commercianti l’attuale difficoltà economica, ho condiviso la scelta di non voler destinare delle risorse per montaggio e smontaggio delle luci già esistenti, ma di chiedere un contributo ai commercianti di 50 euro a negozio per i 480 negozi presenti sul territorio. Se tutti avessero aderito la cifra sarebbe stata minore. Una scelta condivisa, tutti consapevoli di risparmiare risorse che saranno destinate al welfare o per dare aiuto a persone disagiate o in difficoltà. I commercianti hanno chiesto di scegliere le luci e si sono fatti carico del costo delle stesse e del montaggio. Da parte sua il Comune, attraverso sponsor privati, interverrà a supporto arricchendo soprattutto i balconi con le luminarie vecchie.”
Non si è fatta attendere la replica del consigliere Tognoli per una spesa passata, auspicando una programmazione maggiormente adeguata. “Ho l’impressione – ha concluso il consigliere – che questa Amministrazione abbia intenzione a far partecipare alle spese piuttosto che alle scelte.”
Karen Orfanelli

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