“Mausoleo a 33 giri”, viaggio nella musica degli ultimi 50 anni

UN MAUSOLEO A 33 GIRI 1TORINO – Un disco al giorno. 365 copertine dei long play più significativi dove la musica diventa immagine prima di videomusic e dell’avvento del formato CD. Questo è “Mausoleo a 33 giri”, un viaggio dentro la musica che ha cambiato il mondo negli ultimi 50 anni.
La mostra vuole offrire “un muro” di copertine di vecchi e nuovi 33 giri esposte in pareti di cellophane. Quanto basta per garantire un effetto trasparenza che permetta di sbirciare tra il riconosciutissimo album “The dark side of the moon” (1973) degli inglesi Pink Floyd o lo psichedelico “Volunteers” degli americani Jefferson Airplaine (1972) o gli italianissimi Banco del Mutuo Soccorso nel loro mitico salvadanaio o le bollicine del Vasco Rossi nazionale.
“Mausoleo a 33 giri” presenta un percorso nell’emozione del suono, un ingresso in quel baule di immagini e musiche che sono state la colonna sonora di oltre mezzo secolo di cultura giovanile e non solo. Cultura, e non subcultura, concetto oggi ormai chiarito, se ce ne fosse ancora bisogno, anche dal Nobel di cui è stato insignito Bob Dylan nello scorso 2016.
UN MAUSOLEO A 33 GIRI 2L’esposizione “Mausoleo a 33 giri” è un omaggio a un tempo scomparso, quando gli album puntavano a essere capolavori unitari dalle trame ambiziose.
È proprio la forma stessa del Mausoleo della Bela Rosin ad aver suggerito l’idea. Infatti la sua architettura offre l’insolita pianta circolare, come “il piatto” di un vecchio giradischi. Basta “metterci la puntina” per aprire un mondo capace di farci immergere in un mare di musica e di parole in circolo.
La mostra rimane aperta fino al 22 aprile.
“Mausoleo a 33 giri” non è solo una mostra. Oltre ai dischi esposti, Assemblea Teatro presenta una serie di incontri con grandi ospiti che amano e che hanno fatto della musica la loro ragione di vita. Giornalisti, scrittori, critici e musicisti.
UN MAUSOLEO A 33 GIRI 3Tutti uniti da un solo scopo: “salvare” 33 vinili della storia della musica, sulla zattera dei suoni imperdibili.
Undici personaggi chiamati a scegliere 3 LP. Sono in totale 33 long play messi in salvo a bordo della zattera.
Il programma degli incontri:
– 15 aprile, ore 16.00, con Gabriele Romagnoli che salva The dark side of the moon dei Pink Floyd
– 20 aprile, ore 21.00, con Marinella Venegoni che salva Sing o’ the times di Prince
– 6 maggio, ore 16.00, con Valerio Piperata che salva Immagine di John Lennon
– 12 maggio, ore 21.00, con Maurizio Blatto che salva Pet sound dei The Beach Boys
– 13 maggio, ore 16.00, con Guido Harari che salva Let it bleed dei Rolling Stones
– 27 maggio, ore 16.00, con Marco Basso che salva Born in the USA di BRice Springsteen
– 5 giugno, ore 21.00, con Fabio Geda che salva Revolver dei Beatles
– 29 giugno, ore 21.00, con Federico Sacchi che salva Remain in lights dei Talking Heads
– 1° luglio, ore 16.00, con Dario  Castelletti che salva Actung baby degli U2
– 7 luglio, ore 21.00, Rudy Trudy in L’americano che amiamo, fra musica e letteratura nei ricordi di Nanda Pivano
– 14 luglio, ore 21.00, La vostra classifica – festa finale della “zattera”, con Dario Castelletti e Funky Village

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