Nodo idraulico di Ivrea: Cieol punta il dito sulla Provincia (Guarda il video)

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IVREA – BANCHETTE – «C’è una responsabilità politica ed una responsabilità tecnica. Ad oggi il Comune di Banchette evidenzia delle criticità sul nodo idraulico ed esprime le proprie perplessità sulla realizzazione di nuove opere. Non si fa nessuna opera in presenza di una situazione critica.»
Il Sindaco di Banchette, Maurizio Cieol, punta il dito sulla sopraelevazione  dell’autostrada Torino-Aosta, nel tratto tra Banchette e Lessolo-Borgofranco, e sulla centrale idroelettrica.
La sopraelevazione dell’autostrada è un’opera ad altissimo impatto (11 metri di altezza) e ad alto costo (100 milioni di euro).
«Un’opera che dovrebbe salvaguardare l’autostrada da alluvioni tipo quelle del 2000 che però  succedono 3/4 volte ogni secolo e che bloccano l’arteria per non più di 30 ore.» Cieol ricorda che incidenti provocati dall’uomo, come il ribaltamento di una autocisterna nel mese di giugno, ha causato il fermo dell’autostrada per 13 ore.
Senza contare che in caso di piena è tutta la rete della viabilità a subire delle chiusure ed è tutto da dimostrare che per motivi di sicurezza la parte sopraelevata possa continuare a rimanere aperta con tremila metri cubi al secondo di acqua che transitano. Ed inoltre va considerato che tutto il tratto di territorio risulta a rischio in caso di alluvione e non solamente i  pochi chilometri  da Banchette a Lessolo-Borgofranco.
Dunque non è una questione tecnica, ma una scelta politica.
E poi c’è un problema di impatto ambientale. Come nel caso della centrale idroelettrica la cui centrale dovrebbe sorgere nella zona davanti al Crist di Ivrea. Già nel 2009 Cieol rese noto alla Provincia il suo disaccordo, indipendentemente dalla sua collocazione. La centrale interessa i Comuni di Montalto, Borgofranco e Banchette, prevede la costruzione di un canale in parte esterno ed in parte interrato e un muro alto 17 metri proprio di fronte al Castello di Banchette.
Sarebbe in grado di ridurre la portata della Dora ad un minimo vitale che metterebbe in seria difficoltà anche lo sport della canoa, trasformando alcune parti del fiume in una pietraia. «E poi mi parlano di turismo. È lo stesso corso d’acqua sul quale si sono svolti i Campionati Mondiali di Canoa nel 2009 che sono stati appoggiati e promossi dalla stessa Provincia.»
Il no ai progetti è deciso ed argomentato e, dopo i rilievi presentati, ora Banchette si aspetta una presa di posizione da parte della Provincia stessa. Una scelta ancora una volta politica e non tecnica. Fino a questo momento le risposte sono state deludenti: “Aspettiamo le valutazioni tecniche.”

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