Ospedale di Ivrea: dal 25 agosto operativa la nuova Unità di Terapia Intensiva Coronarica

Ospedale di Ivrea dal 25 agosto operativa la nuova Unità di Terapia Intensiva CoronaricaIVREA – Da martedì 25 agosto l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’Ospedale di Ivrea, diretta dal dottor Gaetano Senatore, tornerà a essere operativa nella sua sede originaria al primo piano del blocco A del Presidio, sede adiacente alla Rianimazione, in spazi completamente trasformati e ristrutturati.
L’ UTIC è la struttura dove sono ricoverate le persone affette da infarto cardiaco acuto o da aritmie gravi, che, oltre a ricevere terapie appropriate, devono essere monitorate costantemente per valutare modifiche dei parametri vitali.
La vecchia struttura necessitava di lavori di ammodernamento e di adeguamento alle moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche, compresa l’integrazione con l’attività di emodinamica, iniziata due anni or sono. Durante i lavori – il cui costo complessivo è stato di circa 600mila euro – l’UTIC ha continuato a funzionare nei vecchi locali del Pronto Soccorso, opportunamente risistemati per accogliere le persone con problemi cardiologici acuti. Locali che ora saranno ristrutturati per ospitare l’attività di galenica della Farmacia Ospedaliera.
Ospedale di Ivrea dal 25 agosto operativa la nuova Unità di Terapia Intensiva Coronarica 1La superficie della nuova UTIC, di circa 290 metri quadrati, è rimasta invariata, ma, oltre alle opere edili e al rifacimento totale di tutti gli impianti (elettrico, idrico-sanitario, condizionamento e riscaldamento, gas medicali, fonia e dati), è nettamente migliorata la distribuzione degli spazi.
La nuova UTIC dispone di una sala di degenza per acuti dotata di quattro posti letto, che è stata dotata di apparecchiature nuove per il monitoraggio cardiologico delle persone assistite. A questa sala è annesso un ampio locale di sorveglianza, da cui gli operatori possono monitorare i ricoverati nella sala per acuti, ma anche le persone degenti nelle tre camere per post-acuti, la cosiddetta area subintensiva, dotata di sei posti letto complessivi. Ed è stata ottimizzata anche la sorveglianza continua visiva: dal locale di sorveglianza, infatti, gli operatori possono visualizzare direttamente la sala per acuti, mentre la sorveglianza continua visiva dei ricoverati nelle camere per post-acuti è resa possibile tramite sei telecamere, una per ogni letto. La struttura è, inoltre, dotata di una stanza a un letto per l’isolamento di pazienti con problemi cardiologici acuti e problemi infettivi già in atto o ad alto rischio di infezioni, che, pertanto, non possono rimanere in camera con altri degenti.

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