Trasporti, che disastro!

Adesso anche gli studenti cittadini restano in strada perché gli autobus sono troppo pieni e i conducenti  non li fanno salire. E così telefonate affannate, per farsi venire a prendere (di solito dai nonni), quando non ore di attesa per strada. Non bastava la ferrovia per Torino disastrata, che colpisce lavoratori, studenti universitari e altri pendolari, ora anche la città è in tilt. Ma cosa aspettiamo per porre rimedio a queste situazioni assurde? E che colpiscono anche minori?
L’ampliamento del territorio coperto dal Tribunale di Ivrea renderà ancora più critica la situazione, ovviamente, visti i maggiori spostamenti richiesti.
E non ci si venga a dire che si sta lavorando, che già sono state fatte le opportune segnalazioni e proteste, se questi sono i risultati (per la ferrovia ormai da troppi anni) le cose non funzionano.
Ma i sindaci contano davvero così poco? Hanno qualche strumento di intervento a disposizione? O continuiamo a registrare ore di ritardi e bambini per strada? C’è qualcosa che possiamo fare insieme?
Io credo di si, e li invito ad agire subito, perché la situazione, già inaccettabile, rischia di diventare davvero insostenibile..
Giorgio Panattoni

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