“Viaggio in Piemonte” parla anche del Canavese (Guarda l’intervista)

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IVREA – Se si guarda alle guide classiche “Viaggio in Piemonte” è certamente diversa, nata con lo spirito di creare non una lunga serie di elenchi, dagli alberghi ai ristoranti, ma veri e propri itinerari alla scoperta di un territorio, con tutto quello che in sè racchiude. Piemonte come uno scrigno capace di esprimere  bellezze e peculiarità di cui quasi non si conosce l’esistenza; Piemonte Regione tutta da scoprire. E i dati parlano chiaro se si pensa che, nonostante il difficile periodo che il nostro paese sta attraversando, nel 2011 le presenze di turisti sono aumentate.
Un territorio appetibile a cui la guida GourmArt di Cinquesensi Editori (Lucca), con “Viaggio in Piemonte” ha voluto rivolgere l’attenzione: dieci gli itinerari, strutturati in forma di taccuino di viaggio, dove, hanno sottolineato gli autori Teresa Scacchi e Gianfranco Podestà, nel corso della presentazione che si è svolta presso la libreria Cossavella, di corso Cavour, a Ivrea, «si è cercato di raccontare il territorio attraverso scelte personali, con l’avvertenza che il viaggio intrapreso fosse sempre qualcosa ddi personale. Ecco che parlando di Canavese abbiamo voluto volgere lo sguardo su zone forse più trascurate in passato, ma con peculiarità importanti. Tanti i cenni storici, le note curiose, per un percorso a ritroso partendo dalle origini, per capire la ricchezza culturale, artistica, enogastronomica forte di una Regione che nel raggio di pochi chilometri, da una zona all’altra permette di scoprire un mondo sconosciuto.» Itinerari realizzati con dovizia di appunti, annotazioni, segnalazioni, approfondimenti che spesso, sottolineano gli autori, «raggiungono il livello della saggistica divulgativa, tra arte, storia, antropologia, folclore, oltre a schede alimentari a proiettare il visitatore in un mondo fatto di vini eccelsi, di profumi, sapori, e produzioni di eccellenza, senza dimenticare gli antichi percorsi di devozione (La via Francigena), i castelli, i monasteri, le minoranze linguistiche, con le danze occitane e francoprovenzali. 
E il viaggio canavesano è stato curato dal Consorzio Promozione Turistico Alberghiera del Canavese, in collaborazione con gli autori. È stato lo stesso Consorzio ad organizzare la conferenza stampa ed a dare l’adeguata promozione alla pubblicazione.
«Una scommessa editoriale – ha sottolineato l’editore Leonardo Castellucci – a cui si è voluto dare un taglio sociale; un lavoro che per metà può essere visto come un libro di viaggio e per metà un arricchimento, un approfondimento sui contenuti che identificano il singolo itinerario. Un voler far emergere, insomma, i veri valori del territorio Piemonte.»
Un ringraziamento è andato a coloro che in prima persona hanno collaborato per fornire il materiale di ricerca: Atl Turismo Torino e Provincia (rappresentata da Daniela Broglio), l’Associazione La Via Francigena di Sigerico di Ivrea, il Vertical Rock di Settimo Vittone, Stefano Biava (web editor di quarantotto.org), l’Azienda vinicola Ferrando Vini di Ivrea. Soddisfazione è stata espressa da Luigi Ricca, Sindaco di Bollengo, piccolo paese canavesano che racchiude uno dei gioielli del territorio, la Chiesa di San Pietro e Paolo, di recente restaurata, che sta sulla via Francigena, tra i simboli del “Viaggio in Piemonte”, visitata ogni settimana dai tanti pellegrini, che la scoprono lungo il percorso. «Turismo Torino e Provincia – ha commentato Daniela Broglio – deve essere al fianco di progetti come quello editoriale che stiamo vivendo, che dedicano spazio al Canavese. Siamo in controtendenza rispetto all’andamento del turismo nazionale: la sola zona dell’Anfiteatro Morenico ha fatto registrare un 30 per cento in più di visite e questi sono numeri incoraggianti.»

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