Festa della Guardia di Finanza nel giorno del 238° compleanno

TORINO – Una giornata di festa per la Guardia di Finanza, con la celebrazione a Torino presso la Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta” del 238° Anniversario della fondazione del Corpo, alla presenza del Comandante Regionale Piemonte, il Generale di Divisione Carlo Ricozzi, dei Comandanti di Reparto, degli Ufficiali e della gran parte degli Ispettori, dei Sovrintendenti, degli Appuntati e dei Finanzieri che prestano servizio nel capoluogo. Tante le Fiamme Gialle in servizio, e in congedo (rappresentate dalla locale Sezione A.N.F.I. – Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia). 44 i Reparti operativi del Piemonte su vari fronti: dalla lotta all’evasione alla lotta agli sprechi, dall’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata al contrasto del riciclaggio e dei traffici illeciti che alterano le regole del mercato, settori strategici in cui si concentrano gli sforzi della Guardia di Finanza nella sua funzione di polizia economico-finanziaria a tutela delle risorse pubbliche, dei cittadini e delle imprese.
Un’occasione per illustrare i risultati operativi conseguiti in Regione nei primi cinque mesi del 2012.
Nell’ambito della lotta contro l’evasione fiscale sono stati effettuati controlli e verifiche ad oltre 3.300 imprese e contribuenti del Piemonte e circa 17.600 interventi sul territorio, non solo per verificare la corretta emissione di ricevute, scontrini fiscali e documenti di trasporto per beni o merci “viaggianti”, ma anche per contrastare le evasioni più sostanziali, l’abusivismo commerciale e le contraffazioni. Inoltre, l’azione delle Fiamme Gialle piemontesi ha condotto alla scoperta di frodi “carosello” (emissione o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti) anche per 100 milioni di euro. Sul fronte dell’evasione fiscale internazionale (dalla fittizia residenza all’estero alle organizzazioni stabili d’impresa non dichiarate in Italia, da pratiche di transfer pricing a sofisticate manovre elusive o di abuso del diritto) da inizio anno sono state recuperate a tassazione basi imponibili per oltre 15 milioni di euro. Continuano anche i controlli per contrastare l’impiego di lavoratori “in nero” o, seppur assunti, che percepiscono retribuzioni “fuori busta”. In questo contesto, sono state scoperte 300 posizioni “irregolari”, in relazioni alle quali sono stati verbalizzati 127 datori di lavoro. Tornando invece agli scontrini e alle ricevute, nel settore è stata riscontrata una % d’irregolarità pari al 32%, su 13.000 interventi eseguiti. Parallelamente all’impegno nella lotta all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza del Piemonte ha intensificato gli sforzi a tutela delle uscite del bilancio pubblico, allo scopo di prevenire ed individuare sprechi e malversazioni, come le grandi frodi all’erogazione di incentivi pubblici, comunitari e nazionali,  preordinati al sostegno o al rilancio delle attività economiche del Piemonte, ambiti nei quali sono state individuate truffe per 6 milioni di euro. Scoperte, inoltre, frodi agli Enti previdenziali ed assistenziali, riguardanti erogazioni per assegni sociali o a beneficio di persone falsamente dichiarate invalide, oppure concernenti pensioni fraudolentemente incassate a nome di persone decedute, che, nel periodo in riferimento, sono state perpetrate per un importo complessivo pari a circa 800 mila euro. Nei primi mesi del 2012 sono infine stati eseguiti 14 interventi coordinati dalla Procura Regionale della Corte dei Conti, che hanno consentito di accertare danni all’Erario per oltre 42 milioni di euro. Nella lotta alla criminalità organizzata ed economica, la strategia avanzata è stata rivolta all’aggressione dei beni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, attraverso il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali. Il fine è di sequestrare e confiscare i proventi ed i beni che provengono dalle attività delittuose, nonché le aziende finanziate con capitali “mafiosi”. In particolare, in materia di investigazioni patrimoniali antimafia sono stati svolti accertamenti nei confronti di 159 soggetti. Il valore dei beni già sequestrati o proposti per il sequestro alle Autorità Giudiziarie è di oltre 63 milioni di euro; quello dei beni confiscati, quindi già entrati nel patrimonio dello Stato, ammonta in questo momento a 500 mila euro, ma, alla luce delle indagini in corso, è certamente destinato ad aumentare. La lotta al riciclaggio di capitali “sporchi” è stata sviluppata su due linee convergenti: l’esecuzione di 8 indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di 255 segnalazioni di operazioni sospette per intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita, azioni che hanno permesso di accertare  il trasferimento illegale di denaro e valori per circa 7 milioni di euro. Sono, invece, 114 le persone denunciate per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, 16 delle quali arrestate, con il sequestro di 1,5 milioni di euro di beni e disponibilità finanziarie. Passando alle attività di contrasto ai traffici illeciti, le indagini antidroga hanno portato al sequestro, in cinque mesi, di oltre 4 quintali di sostanze stupefacenti; risultati conseguiti anche grazie all’azione di vigilanza delle frontiere, svolta con l’ausilio delle unità cinofile, in particolare presso l’aeroporto di Caselle Torinese e lungo la linea del confine piemontese con la Francia e con la Svizzera. Sono state disarticolate, inoltre, alcune organizzazioni criminali che gestivano rilevanti traffici di droga, con la denuncia di 160 responsabili, 82 dei quali tratti in arresto. Confermata in Regione l’esistenza di un mercato del falso. Nell’ambito delle attività delle attività delle Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) del Piemonte, dislocate a Cuneo, Bardonecchia (TO), Riva Valdobbia (VC), Domodossola e Macugnaga (VB) nelle montagne piemontesi, sono state soccorse e tratte in salvo 240 persone in 116 interventi complessivamente compiuti dai militari del S.A.G.F.

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