Variante ex 460: un odg in Consiglio Regionale

“Risorse per le opere di miglioramento infrastrutturale nel territorio del Canavese”: l’Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri Alberto Goffi, Davide Gariglio e Roberto Tentoni arriva oggi all’esame del Parlamentino piemontese.
Al centro del documento  gli stanziamenti per la viabilità del territorio lungo le direttrici Alto Canavese–Torino (ex strada statale 460) e Ivrea–Alto Canavese (ex statale 565).
In particolare la variante alla ex Statale 460 è stata al centro di numerosi incontri nel corso degli ultimi 18 mesi, tutti mirati alla realizzazione dei lotti necessari per rendere più veloce e percorribile il tratto di strada, anche in funzione delle molte aziende di stampaggio presenti in zona.
Il documento impegna la Giunta “a prevedere, fin dalla fase di assestamento del bilancio, la programmazione pluriennale delle risorse economico-finanziarie necessarie per la realizzazione dell’opera infrastrutturale, che si articola nei seguenti interventi: collegamento Lombardore-Front, adeguamento SP13, collegamento Busano-Salassa in prosecuzione della “Pedemontana”, collegamento pedemontano in variante all’abitato di Front e a organizzare un incontro con i parlamentari piemontesi affinché si facciano carico di reperire le risorse finanziarie a completamento di quelle regionali”.
Va anche ricordato che all’inizio del mese di giugno l’Assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino aveva annunciato in una conferenza stampa a Lombardore uno stanziamento di risorse per la realizzazione del I Lotto (Lombardore-Front) della variante alla Sp 460. «Dopo anni di vane attese e rinvii – aveva detto in quella occasione – finalmente questo intervento, strategico per il Canavese occidentale, potrà diventare realtà. Fino ad ora l’iter dell’opera è stato bloccato dalla mancanza di fondi disponibili per avviare i lavori. Ora, pur in un momento di grave difficoltà economica, possiamo annunciare di aver trovato la soluzione, con una convenzione che la Regione stipulerà quanto prima con la Provincia e Scr, tramite la quale potremo sbloccare i 22 milioni di euro dei fondi FAS sufficienti per la realizzazione della variante.»
In quella occasione la Bonino si era spinta ad immaginare l’apertura del cantiere della strada lunga circa 7,5 km.  entro un anno e la conclusione dei lavori entro il 2014.

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