Tornano le mandrie e le greggi dagli alpeggi

PONT – Dopo il successo dello scorso anno torna, a Pont Canavese, la seconda edizione della “Transumanza”, che organizzata dal Comitato “La Tramia”, in collaborazione con il Comune, Slow Food e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, si presenta al pubblico con alcune novità, ad arricchire un fine settimana che profuma di tradizione. E mentre tornano le mandrie e le greggi giù dagli alpeggi delle valli Orco e Soana, tutt’intorno sarà una gran festa, con protagonisti i margari, con le loro mucche, le loro pecore e i cani da pastore a seguirne il percorso, indicando loro  la strada del rientro; poi ancora i prodotti tipici del territorio, le dimostrazioni di mungitura e trasformazione del latte, per conoscere da vicino, sottolineano gli organizzatori, «i nostri animali e i “tempi” della natura».
È la montagna che piace non solo a chi la abita, ma a chi, giunto dalle grandi città, si lascia emozionare. È la montagna capace di stupire grandi e piccini, ma è  anche la montagna delle tante difficoltà a cui gli allevatori, giorno dopo giorno, devono saper far fronte. E c’è soddisfazione se, a ritroso di un anno, è possibile parlare di un appuntamento che segnando i ritmi delle stagioni, ha scatenato un entusiasmo inaspettato. Ed un grazie è a 360 gradi, verso chi ha reso possibile la realizzazione dell’evento. Una festa interamente dedicata al territorio, a quel “Verde Canavese” ricco di pascoli e di monti, e dedicata in special modo alle persone che con il duro lavoro quotidiano, lo rendono vivo. Una rassegna dal profumo d’antico, che intende raccontare un pezzo di storia, in cui chiunque riconosce le proprie radici; è un momento di crescita delle relazioni interpersonali e di coesione, creando una forte emozione ogni qualvolta le mandrie salgono sui monti per poi ridiscendere in autunno, al suono dei loro campanacci. Ecco che la gente come per incanto si riversa in piazza a salutare il loro passaggio. L’obiettivo, è stato sottolineato, «è quello di valorizzare il territorio da un punto di vista turistico; far vedere chi siamo e cosa possiamo offrire, con un’attenzione particolare al rispetto per l’ambiente e a coloro che svolgono attività particolari come i margari, gli artigiani, i coltivatori.»
Da qui l’importanza di unire le forze e di offrire qualcosa in più, organizzando un pacchetto turistico in libertà con il Parco Nazionale del Gran Paradiso a Ceresole Reale e Piamprato, che rappresenta la prima grande novità, giunta dai tanti suggerimenti del vasto pubblico, che ha partecipato, lo scorso anno, anche da fuori Regione. Promuovere, dunque, le strutture turistiche da entrambi i versanti, in totale autonomia, dando ai visitatori la possibilità, di non essere semplici spettatori, ma di vivere in prima persona la discesa a piedi (o in navetta), in compagnia delle mandrie. È stata chiamata “Una notte in Paradiso” e al suo interno le strutture ricettive della zona del parco (il versante della Valle Orco ed il  versante della Valle Soana) hanno formulato un’offerta turistica per tutti coloro che vorranno essere più vicini alla transumanza nei due giorni di festa, pernottando in alta quota, per poi discendere a valle.
E per gli amanti della fotografia sarà inoltre possibile partecipare al concorso fotografico indetto dal Comitato “La Tramia”, dove ciascuno sarà tenuto a fotografare quello che ritiene lo scatto più bello; e la foto vincente sarà l’immagine ufficiale della cartolina che inviterà all’edizione 2013.
Ma non finisce qui, perché in occasione della seconda edizione un secondo concorso, quello di “scrittura”, coinvolgerà tutti gli alunni della scuola primaria. Dal titolo “Il vitellino scopre la montagna”, vedrà i piccoli studenti impegnati nell’elaborazione di un componimento scritto, in prosa o in versi, sul tema della transumanza della salita in alpeggio delle mandrie per il periodo estivo.
E poi ancora il convegno (sabato 29 settembre) sul tema: “Latte crudo da bere, latte crudo da mangiare”, la passeggiata notturna e quelle in asinello, il mercatino dei prodotti tipici e d’artigianato, il tour in trenino a scoprire alcune peculiarità del territorio, intrattenimenti musicali e balli occitani, dimostrazioni di mungitura, mostre, e nel tardo pomeriggio, presso la torre Tellaria, “vestizione” delle tradizionali campane alle mucche e discesa della mandria in paese. E tra le novità anche “Fienoland”, dove il Parco Mazzonis verrà trasformato in un parco giochi tutto fatto di fieno, dove i bambini potranno tuffarsi, mentre la Sala Consiliare sarà adibita a “sala mamma” attrezzata, per poter cambiare i propri bambini. Insomma una festa tutta dedicata alle famiglie, alla riscoperta di tradizioni che invitano gli anziani a ricordare il proprio passato, i giovani a riscoprire un’opportunità per il proprio futuro, e le famiglie a vivere un fine settimana in spensieratezza ed allegria, lasciandosi andare ad intermezzi gustosi con prelibatezze e sapori di un tempo, e perché no, un ricco menu a base di “polenta e…” tutto da scoprire.
E l’invito è anche per il lancio di palloncini della transumanza, rigorosamente biodegradabili, che liberati in cielo, inviteranno chi li troverà, all’edizione del prossimo anno, quando a raccontare la storia delle Valli del Canavese tornerà ad essere lo sguardo tenero e melanconico, di quelle tante mucche che si lasciano avvicinare in quella passerella che le rende protagoniste e insieme a loro quel gregge di 1700 pecore che invitano a tuffarsi in un mondo fantastico, dove tutto è pace, bianco e ovattato.

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