Ricordato il 75° anniversario del bombardamento di Chivasso

Ricordato il 75° anniversario del bombardamento di ChivassoCHIVASSO – Domenica 12 maggio, con la Santa Messa nel Duomo di Santa Maria Assunta, officiata da Don Davide Smiderle, sono state commemorate le 111 vittime del bombardamento che 75 anni fa colpì la città.
Durante l’ultima parte del secondo conflitto mondiale, Chivasso subiva il primo bombardamento aereo, scrivendo una delle pagine pagine più drammatiche della sua storia. La città, tra il 1944-’45, era ancora occupata dalle Milizie fasciste, dal Presidio della 1ª Brigata Nera ”Ather Capelli” e da una guarnigione tedesca. Per questo motivo e per la sua posizione geografica strategica, gli Alleati anglo-americani decisero di colpirla con interventi aerei, poiché non potevano ancora operare con reparti terrestri. Fu la stazione ferroviaria ad essere colpita maggiormente, proprio nell’area interna allo scalo merci, dove era stato costruito un rifugio per proteggere, in caso di allarme, i dipendenti e i viaggiatori delle ferrovie e i cittadini chivassesi.
Sul “Diario di Guerra” conservato presso gli archivi comunali è possibile leggere la drammatica registrazione dell’evento:
12 maggio – ore 0:09: segnale di Allerta; ore 1:07 cessato; ore 9:15: 19° segnale di Allarme: – Incursione area: apparecchi nemici sorvolano la città sganciando sul centro ed alla periferia, numerose bombe dirompenti di medio e grosso calibro. Oltre al ricovero dei poveri vecchi (Opera Pia Clara) e il Dispensario Antitubercolare, sono state colpite case civili, rurali e cascinali. Ingenti i danni, morti e numerosi feriti; contegno della popolazione calmo e disciplinato. L’opera di pronto soccorso si è iniziata immediatamente; vi hanno partecipato i Militi della Croce Rossa, i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Chivasso e di Gassino, la locale squadra dell’U.n.p.a., truppe della G.N.R. e truppe germaniche. La popolazione civile ha prestato la sua opera coadiuvando nel trasporto dei feriti all’Ospedale Civico e portando i primi soccorsi ai feriti leggeri. I morti si calcolano in un centinaio ed i feriti quattrocento. Le bombe sganciate si calcolano da 250 a 300, il 99% esplose. Qualche incendio sviluppatosi, è stato prontamente domato dai Vigili del Fuoco”.
“Fu la più grande tragedia, per mano dell’uomo, che colpì la nostra città – ha ricordato il Sindaco Claudio Castello nel suo discorso al termine della funzione -. Desideriamo che i nostri giovani siano informati anche di questi eventi devastanti che hanno colpito il cuore di tutta la città e possiamo farlo recuperando la memoria dei nostri concittadini che ne furono testimoni. Chivasso in quell’occasione ha pagato un prezzo altissimo: ecco perché vogliamo continuare a sottolineare il valore di questa ricorrenza, onorando la memoria di tutte le vittime. La drammaticità di quelle ore ha fatto crescere e consolidare i rapporti umani all’interno della nostra comunità ed è questa l’eredità più importante che quel terribile giorno ci deve tramandare: il senso di unione della comunità e di aiuto reciproco che oggi possiamo riconoscere nell’azione delle nostre tante associazioni di volontariato, un senso di unione e di aiuto reciproco che potranno aiutarci in ogni momento, consapevoli che non saremo mai da soli nel fronteggiare qualsiasi evenienza”.

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