A Rivarossa successo per “il ritorno delle Masche”

RIVAROSSA – Il Comune di Rivarossa, la Proloco e le Guide Turistiche, la Protezione Civile e i Pionieri hanno organizzato in una giornata adatta all’atmosfera, tetra e piovosa, la festa di Halloween “Tremate, tremate..!!! Le Masche son tornate! “ .
Gli organizzatori visto il tempo freddo e piovoso, non pensavano certo di ritrovare sotto la struttura riscaldata del Ciapei, una quarantina di bambini festosi e mascherati in modo tetro per festeggiare le “Masche” e “dolcetto scherzetto”.
Il termine “masca” è un termine dialettale piemontese che indica la “strega”, molto diffuso nelle Langhe e nel Canavese.
La “Masca”, secondo le credenze popolari, è in possesso di facoltà naturali ed opera incatesimi, toglie o indirizza fatture, utilizza medicamenti strani ed eredita la conoscenza dei poteri per via matrilineare dalla madre o dalla nonna. Oltre ai poteri ereditati per via orale, la strega eredita anche il “Libro del Comando”, dove con inchiostri di vari colori sono riportati formule e incantesimi.
«A Rivarossa – affermano gli organizzatori della kermesse – pochi si ricordano, ma esiste il ” Punt d’le Masche”. C’è da dire che non tutte le masche erano cattive. Qui, ad esempio, erano burlone. Le persone anziane raccontavano che si divertivano a combinare innocui scherzi, come muovere le tegole dai tetti per non lasciar dormire, imbrattare le maniglie delle porte o i muri di pece, disturbare gli animali al pascolo, fa suonare le campane quando non era ora, metter in disordine le soffitte. Entravano di notte dal camino, invece di portare doni lasciava solo la fuliggine della stufa mettendo disordine in casa , si raccomandava di togliere i panni stesi di notte altrimenti li avrebbero messi in disordine e li avrebbero giravano al contrario ed erano guai a chi li avrebbe indossati il giorno dopo perché si sarebbero venuti a creare strani sortilegi. Chi abitava vicino al ponte – proseguono – sentiva di notte strani rumori e nessuno voleva uscire. Altri raccontavano che non bisognava uscire a piedi fuori dal paese per andare a Lombardore perché le Masche non volevano e se si passava anche di giorno si avvertivano strane presenze che ti seguivano anche per andare en “tel Bric d‘la Tignola.»
Durante il pomeriggio sono state raccontate ai bambini storielle di masche canavesane tra cui “Micilina, Marisella, Rachele…”, oltre ai giochi e alla merenda con nutella e pizzette.
«Il pezzo forte che ha messo in fila tutti i bambini in silenzio – spiegano – è la “tenda della maga Amalia e la sua palla di fuoco”, che raccontava e prevedeva il futuro a grandi e piccini. Infine una giuria ha premiato le tre masche più “horror”: Massimo, Simone eWilliam.»
“Dolcetto scherzetto” per le vie del paese, ha avuto luogo nonostante la pioggia. I bambini sono stati accompagnati dai Pionieri: le speranze non sono state disattese e in tanti si sono prodigati per rendere felici i piccoli regalando loro caramelle o qualche leccornia.
Il pomeriggio si è concluso con una spaghettata offerta dalla Pro Loco e dalla Protezione Civile.

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