80 anni di Festa dell’Uva fino al 16 settembre

CALUSO – Il programma è ricco, frutto del lavoro di un gruppo di persone capaci di operare insieme, con impegno e passione, rafforzando quel legame che c’è tra la “Festa dell’Uva” di Caluso e la sua gente. Come tutti gli anni torna alla ribalta il discusso problema del sabato sera dove le vie dello storico centro aprono le porte alle “Veje Piole” e tutt’intorno è divertimento. Un divertimento spesso portato all’ennesima potenza con quel vino di troppo che scorre tra le vene e con le strade che non permettono di passeggiare, tante sono le persone che le occupano, giunte in città un po’ da tutte le parti della nostra regione e non solo. Perché la Festa dell’Uva è una festa che piace soprattutto ai giovani, ma anche alle famiglie, agli amanti del buon mangiare e del buon bere e a tutte le componenti di un paese, con le sue frazioni e i suoi rioni, che animano con i colori dei loro carri e dei costumi, con i gruppi folcloristici pronti a dar vita ad un vero Carnevale di fine estate, con il Palio dell’Uva 2013 che per la vittoria finale potrà avvalersi del punteggio del “Palio dei Bimbi” in programma venerdì 13 alle Terrazze dell’Erbaluce, interamente dedicato ai più piccini.
E c’è attesa di conoscere il nome della nuova Ninfa.
E se è vero che il sabato sera il vero padrone di casa è il vino, e con esso la voglia di assaporare quel senso di libertà e leggerezza che il nettare di Bacco è in grado di offrire, è altrettanto vero che basta non esagerare per riuscire ad assaporare appieno le due facce della stessa medaglia che la Festa dell’Uva è capace di trasmettere: l’aspetto folcloristico, legato alla Pro Caluso organizzatrice della manifestazione, e quello promozionale e tecnicistico con il concorso del “Grappolo d’Oro, collegato a momenti di degustazione presso l’Enoteca regionale dei Vini della Provincia di Caluso e presso il Chiostro dei Frati Francescani, sede in passato del banco di assaggio.
Sei i giorni di intrattenimento che animeranno la città; musica giovedì 12, con il concerto anni ‘70-‘80-‘90 con i “Divina”; venerdì 13 con la tribute-band torinese di Ligabue “Radiofreccia” (ore 22), per continuare i giorni successivi: sabato 14 settembre con il concerto della reggae-band “Raphael & Eazy Skanker” (ore 21.30); domenica 15 settembre con la discorock-band “Styleonstage” (21.30).
La sfilata di apertura della manifestazione in programma venerdì 13 settembre con partenza (ore 20) da piazza Ninfa Albaluce fino alle Terrazze riserverà da subito una sorpresa ad accompagnare l’ormai consueto “Palio dei Bimbi”: una torta a forma di grappolo d’uva, in onore dell’80° anniversario. Sono anche le ultime ore da reginetta per la Ninfa Albaluce 2012, Giulia Griselli, che scortata dalla Credenza Vinicola saprà farsi ancora portavoce di una storia antica con la sua bellissima leggenda, in attesa di cedere scettro e mantello. «Una leggenda tra le più belle», ha sottolineato Gian Francesco Orsolani, Console Credendario, sulla base di una ricerca in via di attuazione sulla mitologia dei vini di Italia che sta portando avanti: «Tra le leggende giunte fino ad oggi, nessuna sembra riuscire a batterla.» Ma orgoglio del territorio sono anche i Vignolant, i viticoltori dediti alla coltivazione del vitigno, a cui è stato dedicato un bassorilievo che, utilizzato come sfondo nella realizzazione del manifesto di benvenuto all’edizione 2013 della Festa, è stato voluto dalla Confraternita di Caluso ma soprattutto da Diego Lambert, ricordato con estrema gratitudine. «Il fatto che la Festa dell’Uva oggi sia ancora qui, al suo 80° superando due guerre, quella mondiale e quell’attuale della crisi economica, è un segnale bellissimo» ha commentato l’Assessore alla Cultura Alberto Probo, che ha messo in risalto la collaborazione tra chef di alto livello e i giovani dell’Istituto Alberghiero Ciac-Prat che hanno accettato di lavorare gratuitamente insieme ai professionisti. Al centro dei pranzi e delle cene cosiddette di qualità, c’è la Uir (Unione Italiana Ristoratori), rappresentata in conferenza stampa da Valter Baro, e l’idea è anche quella di organizzare una serata sorseggiando i vini vincitori del Concorso Enologico “Grappolo d’oro” in programma sabato 14 settembre alle ore 18, abbinandoli a cibi e piatti tipici canavesani. La Uir appoggerà anche la Cia (Confederazione Italiana Ristoratori) nella proposta degustativa al Chiostro.  
Tra le premiazioni anche quella della miglior acconciatura delle Miss che vedrà gareggiare, come ormai consuetudine vuole, le acconciatrici dei diversi rioni, che anche quest’anno scenderanno in campo mostrando fantasia e creatività. E tra le novità anche il Torneo di Calcio a 5 organizzato dal Rione Freta. E poi ancora mostre ed esposizioni.
Siamo dunque agli sgoccioli. Organizzare una manifestazione della portata della Festa dell’Uva non è semplice, e se da un lato c’è il volere comune di cercare in qualche modo di disciplinarla nella sua serata del sabato,  dall’altro vince forte la consapevolezza che anche in un momento di crisi, questa realtà deve continuare a vivere. Non è facile, ma impegno, lavoro, passione, amore per le proprie radici e tradizioni, unitamente all’aiuto di chi crede e vuole investire sul territorio, sono la dimostrazione che ancora una volta questo appuntamento ha avuto la forza di farcela da solo. Un territorio che ha il dovere di far conoscere e promuovere il suo prodotto. Dovremmo ricordarci più spesso che nel 1800 la quotazione del Passito di Caluso era di 12-13 lire a bottiglia, contro le 7-8 lire del vino di Borgogna. Questo dovrebbe far riflettere sul valore di un vino dalle grandi potenzialità. Adesso, messi a punto gli ultimi particolari, la parola decisiva per una buona e decisiva riuscita, spetta come sempre al tempo. E allora: che sole sia a baciare i vigneti…che sole sia a baciare la Ninfa.
Karen Orfanelli

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