Asa: impegno di Regione e Provincia e i lavoratori scendono dal tetto

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CASTELLAMONTE –
Maurizio Cieol, Claudia Porchietto, Roberto Ronco, Franco Papotti, Roberto Tentoni, Giovanni Maddio ed Emidio Filipponi. Tutti presenti per il “tavolo di crisi” programmato in Asa per oggi pomeriggio. Fissato per le 14, è cominciato alle 14,45, quando è arrivato l’Assessore Regionale Claudia Porchietto, in ritardo per una tappa effettuata dal Commissario Stefano Ambrosini. È passata in mezzo ai lavoratori in attesa al presidio. Senza fermarsi. Senza salutare. È così è partito il corteo, autorità davanti e lavoratori al seguito, verso gli uffici. Un po’ di polemica iniziale, perché il “tavolo di crisi” tanto atteso, non si sarebbe fatto di fronte ai lavoratori. Autorità istituzionali, Sindacati e qualche delegato interno, si sono chiusi nell’ufficio di Filipponi e lì vi sono rimasti, lasciando fuori lavoratori e media, fino alle 16 e 15. Soltanto dopo hanno raggiunto i lavoratori nel salone per riassumere le decisioni prese congiuntamente da Regione e Provincia.
«L’attenzione su questo tavolo non è mai scesa – ha affermato Claudia Porchietto rivolta ai lavoratori – ma ci sono cose che la Regione non può e non deve fare, come mettersi in mezzo per quanto riguarda una gara. La Regione ha messo a disposizione due strumenti., validi non soltanto per Asa: uno che aiuta chi eventualmente vuole acquistare Asa, l’altra per l’acquisizione dei contratti di lavoro. Per avere il nostro sostegno devono garantirci almeno il 40% dell’occupazione, siccome il piano industriale di Asa è già molto oltre questa percentuale, ritengo che ci sia la nostra disponibilità per trovare le garanzie richieste sia per l’affidamento del servizio sia per l’acquisizione del ramo d’azienda. E questo lo stiamo dicendo da mesi. La Provincia si occuperà della parte tecnica – ha proseguito – nello specifico l’Assessore Ronco e Ravello, lavoreranno nel caso in cui ci siano problemi per quanto concerne l’ambiente e le autorizzazioni. Entro mercoledì mi ragguaglierò telefonicamente con le rappresentanze sindacali. Ci impegniamo a sentire il Ministero Economico per velocizzare i tempi, e poi Regione e Provincia convocheranno il commissario per capire i tempi.
Potrebbero esserci cinque soggetti interessati. Il problema è che fino ad oggi non ci sono state proposte concrete e credibili. Impegno dell’istituzione è mettersi a sostegno delle proposte credibili.»
Le rappresentanze sindacali hanno sottolineato l’importanza di mantenere le clausole sociali relative all’occupazione, e hanno sollevato altri due problemi fondamentali: il primo relativo alla discarica. È scaduta la convenzione con la discarica di Grosso, attuale creditore di Asa, con la conseguente problematica “sul dove scaricare i rifiuti”. Lunedì la procedura si attiverà per saldare il debito in modo da far rientrare l’emergenza. Il secondo aspetto sollevato dai Sindacati, riguarda la scadenza dei termini per la trattativa privata di Asa Energia, prorogata fino al 10 ottobre.
Il “corteo” si è poi diretto al presidio, e i lavoratori da una settimana sul tetto sono scesi. Il presidio a terra, ossia il gazebo e le bandiere, rimarranno. Continuerà la raccolta essenziale, mentre la raccolta rifiuti degli altri utenti: «Riprenderà compatibilmente all’evoluzione della vicenda.»

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