In piazza i lavoratori Asa

CASTELLAMONTE – Sono scesi nuovamente in piazza, questa mattina, i lavoratori Asa che hanno manifestato davanti al Comune di Castellamonte.
A preoccupare lavoratori e sindacati è la situazione riguardante l’interesse sul bando pubblicato un mese e mezzo fa per l’acquisto dei rami dell’azienda.
Nel corso della mattinata una delegazione ha incontrato il Sindaco di Castellamonte che è stato sollecitato ad intervenire.
È stata così predisposta una lettera da inviare al Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, all’Assessore Regionale al Lavoro  Claudia Porchietto, al Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, all’Assessore Provinciale al Lavoro Carlo Chiama e ai Sindaci dei Comuni che fanno parte del Consorzio Asa.
Nella lettera il Sindaco e le organizzazioni sindacali sollecitano gli enti superiori ala convocazione urgente di un Tavolo di Crisi che si occupi della vertenza Asa entro la fine della prossima settimana.
«Allo stato attuale – scrivono – siamo in attesa di conoscere l’esito delle gare relative alla cessione dei rami di azienda: raccolta rifiuti ed energia. Non essendoci, ad oggi, alcune sicurezza relativamente all’esito positivo delle stesse e comunque, la certezza della totale ricollocazione dei lavoratori e delle lavoratrici attualmente impiegati in azienda, riteniamo prioritario delineare un percorso comune finalizzato alla più ampia tutela occupazionale.»
Quel che è certo è che l’udienza fallimentare è stata convocata dal Tribunale di Ivrea al 19 settembre e che i bandi hanno scadenze diverse: ramo rifiuti/discarica Ato-r il 29 giugno; raccolta congiunta con Cca il 5 luglio e ramo energia il 2 luglio.
Ed è evidente che se per queste ultime date non venissero prodotte delle offerte la situazione diventerebbe gravissima.
Ma sulla tutela dei lavoratori va detto che nessuno ha mai parlato di una totale ricollocazione. Lo stesso Presidente del Cca, Maurizio Cieol, nel corso della presentazione del bando aveva affermato che per il ramo rifiuti il numero finale degli addetti sarà concordato dal sindacato e da chi produrrà l’offerta; ma aveva anche aggiunto che era previsto un numero minimo pari a 123 addetti. E considerato che gli operatori sono attualmente 180, è facile prevedere una situazione di esubero.
Ma nella lettera scritta dal Sindaco Mascheroni e firmata dai Sindacati non compare tra i destinatari il Cca, che peraltro ha emesso il bando, e nemmeno i responsabili della procedura.

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