Pasquale Mazza scrive al Prefetto circa l’ex palestra

CASTELLAMONTE – L’ex palestra situata in piazza della Repubblica, continua a far discutere. Di recente l’Amministrazione Comunale ha deliberato l’incarico ad un legale, precisamente all’Avvocato Pio Coda, per il recupero del credito nei confronti della società La Palestra, la quale aveva acquistato, a fine 2011, la struttura di proprietà comunale, per un importo complessivo di 598mila e 500euro, di cui 300mila euro versati al momento del rogito, mentre il restante, 298mila e 500, sarebbe dovuto essere versato entro il 31 marzo.
Saldo che, nonostante i continui solleciti della Giunta Mascheroni, ad oggi non è ancora pervenuto nelle casse comunali, fattore che ha spinto l’amministrazione a rivolgersi al legale.
La cessione della struttura aveva già sollevato polemiche quando era stata assegnata, in prima battuta, alla Società Canavesana Costruzioni, finita poi al centro dell’Operazione Minotauro, con l’arresto dell’amministratore delegato Urbano Zucco.
Ieri mattina il Consigliere di opposizione Pasquale Mazza, ha inviato un fax al Prefetto Alberto Di Pace, segnalando alcuni aspetti della questione non chiari. «Lo scorso 12 giugno – spiega Mazza – ho protocollato in Comune una richiesta di atti amministrativi, relativi all’ex palestra. Ho richiesto copia dell’atto di vendita sia della struttura che della strada posta sul retro, i dati della società acquisitrice, quanto ha già incassato il Comune e quanto ancora deve ricevere, con le relative modalità e tempistiche e il nome del progettista. La risposta – prosegue – è arrivata, in forma scritta, dal Segretario praticamente un mese dopo, ossia ad inizio luglio, oltretutto alquanto evasiva. Sono inoltre convinto che l’incarico al legale è stato affidato soltanto perché ho richiesto i documenti, se non l’avessi fatto, credo che non avrebbero sollevato obiezioni sul ritardo di pagamento dell’azienda. Non ce l’ho con la Società La Palestra, perché capisco le difficoltà economiche che possono incontrare in questo periodo, ma con il Comune, per la mancata trasparenza sulla questione.»
Sulla lettera inviata al Prefetto, Pasquale Mazza sottolinea il fatto che, nella risposta ricevuta dal Segretario, non è indicato chiaramente quando sarà versato il saldo dell’importo inoltre che non gli sia stata data copia dell’atto di vendita perché “lo studio notarile non ha ancora trasmesso agli Uffici Comunali la relativa documentazione”. “Ma è possibile che non sia stata richiesta al notaio neanche una fotocopia?”. Scrive Mazza, rimarcando altresì il fatto che il tratto di strada pubblica sia stato venduto con trattativa privata, invece che con asta pubblica: “Non le sembra – domanda nella lettera al Prefetto – che si favorisca troppo i privati contro gli interessi della città?”. E conclude la denuncia al Prefetto: “Riguardo alla richiesta degli affidamenti dei lavori fatti da questa nuova giunta, come si evince dalla data di protocollo, sono stato contattato un mese dopo la richiesta. Questo è il rispetto istituzionale?”

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