A Cuorgnè il Punto Nascita offre un percorso che parte dall’accoglienza

CUORGNÈ – «Questa è una risposta concreta alle donne del territorio.» L’ha affermato Flavio Boraso, Direttore dell’AslTo4, relativamente al percorso nascita integrato Cuorgnè-Ciriè.
«I punti nascita saranno Chivasso, Ciriè e Ivrea – ha proseguito Boraso – al momento Ivrea rappresenta un nodo fondamentale al percorso, offrendo servizi ambulatoriali, e il punto nascita è a Cuorgnè. Con ogni probabilità, se le cose non cambieranno, fra un paio d’anni le funzionalità saranno invertite. Stiamo lavorando molto per integrare le due equipe, cosa non facile.»
Dal primo gennaio, il Dottor Mario Gallo, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia di Ciriè, è stato nominato anche responsabile, “a scavalco” di Cuorgnè e Ivrea.
«Ho trovato un equipe completa – ha commentato Gallo – sia dal punto di vista professionale che umano. Nel percorso nascita non ci siamo inventati nulla: le linee guida sono già state dettate dalla normativa Regionale. La donna viene accolta è può scegliere il percorso ospedaliero alla 32esima settimana di gravidanza. Il che non significa medicalizzare, ma dare sicurezza.»
La rete dei servizi del Percorso è costituita da Consultori familiari e territoriali e, attualmente, dai punti nascita di Cuorgné e Ciriè, con livelli assistenziali differenti, ma integrati. La struttura ospedaliera di Cuorgnè offre un’assistenza di 1° livello, ossia è finalizzata ad assistere donne in gravidanza e parti in età gestazionale superiore alle 32 settimane e in condizioni fisiologiche che non richiedono interventi assistenziali di tipo elevato, come quelle di 2° livello, offerto invece dalla struttura di Ciriè, la quale si occupa di gravidanze con epoca gestazionale uguale o superiore alle 32 settimane e di gravidanze e parti a rischio. Infine, per quanto concerne il 3° livello, ossia, nel caso sussistano patologie, le strutture maggiormente adeguate sono gli ospedali Sant’Anna e Maria Vittoria a Torino e la struttura di Moncalieri.
«Il percorso è ben codificato – ha proseguito Gallo – per quanto riguarda le gravidanze a rischio entro le 32 settimane, me ne occupo io personalmente il mercoledì pomeriggio. Ho chiesto di poter avere questo incarico, in seguito al bagaglio di esperienza che ho potuto maturare all’Ospedale Sant’Anna di Torino.»
L’accoglienza della donna in gravidanza può avvenire presso “l’ambulatorio della gravidanza fisiologica” con sede all’Ospedale di Ivrea, nel Punto Nascita di Cuorgnè, nei Consultori familiari del Distretto di Ivrea (Banchette e Caluso) e del Distretto di Cuorgné (Cuorgné e Castellamonte). Qui i genitori ricevono informazioni sul percorso nascita proposto localmente, e viene acquisita l’anamnesi della donna, della coppia e della famiglia. La visita ostetrica verrà effettuata entro la dodicesima settimana. Se la valutazione dello stato è “fisiologico”, la donna intraprende il percorso seguendo le indicazioni cliniche, se invece si riterrà possibile la sussistenza di un rischio, verranno effettuati una serie di approfondimenti all’Ambulatorio di gravidanza a rischio presso l’Ospedale di Cuorgnè. Alla 32esima settimana verrà fatto un primo bilancio del decorso della gravidanza e verrà rilasciato un “foglio riassuntivo”. Da quel momento la donna verrà presa in carico dai servizi territoriali con l’obiettivo di dare continuità all’assistenza, e potrà decidere dove espletare il parto.
«Il Punto Nascita di Cuorgnè – conclude Gallo – dispone di tutte le risorse necessarie per garantire sicurezza: un medico ginecologo, due ostetriche e un anestesista tutti h24 in turno e una sala operatoria sempre aperta per le emergenze.»
«Da diversi anni – ha aggiunto il Dottor Alberto Bonomi – sono Direttore della Pediatria-Neonatologia di Ivrea-Cuorgnè. Ritengo che sia di fondamentale importanza lavorare in rete, poiché credo che sia il modo migliore per garantire massimi livelli di sicurezza. La maggior parte delle gravidanze sono eventi fisiologici, però non si può mai essere sicuri al 100%. Per esperienza diretta, possiamo dire che un bambino è sano, soltanto quando è nato. Il personale medico e infermieristico è valido e competente, in grado di affrontare qualsiasi situazione. Il collegamento tra gli Ospedali, non è virtuale, ma è reale. Difatti, in caso di necessità, il Punto Nascita attiva con tempestività il servizio “Tanto” (Trasporto Attivo Neonatale Torino), coordinato dalla centrale operativa del 118, e a bordo del mezzo operano neonatologi e personale infermieristico appartenenti alle Terapie Intensive Neonatali della Provincia di Torino, esperti nel trasporto di neonati patologici. Naturalmente, questo accade soltanto in caso di assoluta necessità.»
Il Percorso Nascita non si conclude con la dimissione di madre e figlio, ma prosegue con punti di sostegno all’allattamento al seno e i corsi di massaggio neonatale. Inoltre, un operatore, è sempre disponibile per supportare la neo-mamma, qualora dovessero insorgere problemi.

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