San Francesco al Campo: “tutti uniti contro l’impianto fotovoltaico!”

SAN FRANCESCO AL CAMPO – Numerose persone si sono riversate nella sala consiliare e nei corridoi del Municipio di San Francesco al Campo, mercoledì scorso, per assistere al Consiglio Comunale convocato in via d’urgenza, e con un preciso obiettivo: discutere sul progetto che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico posizionato a terra nella Riserva Naturale Orientata delle Vaude. L’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto, è di proprietà del Ministero della Difesa, il quale ha concesso l’uso dei terreni alla società Ciriè Centrale PV S.a.s della Belectric Italia S.r.l.
Secondo un primo progetto, l’impianto sarebbe dovuto sorgere interamente a Lombardore, nell’ex poligono militare, in un’area periferica della Riserva, ma, la Provincia di Torino ha negato l’autorizzazione, trattandosi di un’area “Sic” (Sito d’Importanza Comunitaria). Il progetto è stato allora modificato, ridistribuendolo tra i comuni di Lombardore, San Francesco al Campo (verso Rivarossa e Front) e San Carlo Canavese.
«Abbiamo ricevuto il progetto definitivo l’8 febbraio – ha dichiarato il Sindaco Sergio Colombatto – e la Conferenza dei Servizi e la Valutazione di Impatto Ambientale, alle quali interverranno i delegati di ben 32 enti, si terranno mercoledì 20 marzo. A quel punto vedremo cosa verrà deciso e se verrà rilasciata l’autorizzazione unica. Io non sono competente, loro lo sono. Decideranno la cosa migliore.»
Il Consiglio Comunale, a cui ha assistito anche l’Assessore Provinciale all’Ambiente Roberto Ronco, è iniziato in forma “chiusa”, ma è stato “aperto” ai cittadini quasi subito.
«Vogliamo sapere cosa pensa l’Amministrazione Comunale – ha esordito un cittadino – vi abbiamo votato e vogliamo sapere che cosa ne pensate.»
Il Consigliere di Opposizione della lista Acqua Viva, Benedetto Di Mauro, ha risposto prontamente: «Per quanto riguarda il mio gruppo, siamo contrari, non per la tipologia di impianto, ma per l’ubicazione scelta.» «Condivido le affermazioni avanzate pochi giorni fa dal Presidente Provinciale Saitta – ha aggiunto il Capogruppo di minoranza Dario Raglia – siamo tutti a favore delle energie rinnovabili, ma non devono creare danni al territorio e devono salvaguardare la salute e la sicurezza dei cittadini. I fabbisogni sociali non contrattano mai.»
«Non ci sono altre destinazioni possibili, e non abbiamo voce in capitolo. Ascolteremo i pareri degli esperti, saranno certamente corretti.»
Al pubblico in sala e nei corridoi, questa risposta non è piaciuta. «Vent’anni fa abbiamo fermato il progetto di alcuni speculatori che volevano costruire una mega discarica nella Riserva – ha tuonato Franca Gea, Presidente del comitato spontaneo contro l’impianto – siamo riusciti nell’intento perché nella lotta siamo stati affiancati dalle Amministrazioni Comunali coinvolte, che si sono messe in prima linea a fianco della popolazione. Per la prima volta i partiti dell’epoca, Democristiani, Socialisti e Comunisti si sono uniti per un obiettivo comune. È stato un evento epocale. Sono a favore dell’energia rinnovabile, ma in questo caso porterà a morire la Riserva, distruggendo la flora e la fauna del posto.»
Il Sindaco di Rivarossa, Gianluca Vallero, presente alla seduta, si è schierato apertamente con i cittadini: «Quando viene presentato un progetto come questo – ha detto – che vìola le norme e i diritti delle persone, e il Comune esprime il proprio dissenso, si può bloccare. Unitamente alle associazioni rivarossesi, ai cittadini e con il sostegno di altri comuni, quali Barbania, Front e Ciriè, i quali si sono resi disponibili, presenterò una mozione contro quest’impianto alla conferenza dei servizi, e, se non basterà a fermarlo, presenterò ricorso. Mi sono già rivolto ad uno Studio Amministrativista e ho trovato una sentenza del Consiglio di Stato relativa all’accoglimento di un ricorso per una questione analoga.»
L’Assessore Provinciale Ronco ha dichiarato che né lui né Saitta, hanno influenza sulle decisioni tecniche prese dalla Provincia, le quali seguono un percorso normativo preciso: «Ma – ha aggiunto – in caso venisse concessa l’autorizzazione, ci opporremo a fianco dei cittadini.» L’affermazione ha suscitato qualche inespressa perplessità, perché si tratta di una presa di posizione che l’Assessore non ha maimanifestato pubblicamente in altre situazioni di eventuali  “devastazioni ambientali” (esempio l’inceneritore che rischiava di essere costruito in Valchiusella).
Durante la serata, durata più di tre ore, numerosi cittadini hanno preso la parola, e, alla fine, hanno chiesto agli altri consiglieri e assessori il loro parere sulla questione. Risultato? Nessuno favorevole alla costruzione di quest’impianto. Ora si attende la conferenza dei servizi prevista per la prossima settimana.

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