Fim, Fiom, Uilm: mobilitazione alla Innovis

SCARMAGNO – Sono passati mesi dall’ultima nostra richiesta urgente di incontrare la Direzione di Innovis. L’azienda finora non ha mai trovato il tempo di sedersi al tavolo con le Organizzazioni Sindacali. Eppure la situazione è grave e le preoccupazioni dei lavoratori aumentano ogni giorno di più. 
Nel corso del 2012 si è riscontrato un calo dei volumi delle attività di “Back-Office” per il cliente Telecom Italia che rappresenta l’unica attività che la capogruppo Comdata attribuisce alla Innovis.
Nell’ultimo periodo, voci insistenti di fonte aziendale annunciano per inizio 2013 un “rientro” progressivo di tutte le attività di Back-Office da parte di Telecom per far fronte ai suoi tanti esuberi.
Come conseguenza Innovis da mesi procede unilateralmente a forzare le ferie ed i permessi dei lavoratori, al di fuori delle regole del Contratto Nazionale, riducendo mensilmente l’equivalente di circa 25 persone, che si aggiungono alle 40 persone già in Contratto  di Solidarietà.
La Innovis, che era stata fondata dalla Olivetti per ricollocare gli esuberi dei suoi stabilimenti attraverso le commesse Telecom, senza queste non avrebbe futuro.  Comdata, che dà lavoro a 5.000 persone in Italia e chissà quante all’estero e lavora per una miriade di clienti, si è sempre rifiutata di portare in Innovis nuove o diverse attività.
Ad aggravare la situazione, l’azienda, “sfogliando la margherita”, nei giorni scorsi ha iniziato a proporre unilateralmente a piccoli gruppi di lavoratrici di “dimettersi volontariamente” per poter essere riassunte subito dopo in Comdata per lavorare al “187” Telecom e invitandole ad accettare una consistente riduzione dello stipendio.  I lavoratori e le lavoratrici sono posti di fronte al ricatto:   accettare “volontariamente” o restare in Innovis ma senza prospettive!!
Tutto questo è inaccettabile e richiama le responsabilità di Comdata, la capogruppo proprietaria che proprio quest’anno è tornata in utile lasciando Innovis in perdita e trasformandola in una Srl,   di Olivetti, che fino ad un anno fa era proprietaria al 15% di Innovis ed è “tempestivamente” uscita, e di Telecom Italia che per risolvere i suoi problemi li scarica sul suo indotto. Certamente non li risolverà togliendo il lavoro ai 184 lavoratori di Innovis!
Fim Fiom Uilm dichiarano pertanto la mobilitazione fino ad ottenere l’apertura immediata di un confronto, la fine di ogni azione unilaterale, una prospettiva di lavoro per Innovis.
Fim – Fiom – Uilm

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