Inaugurato a Vialfrè lo chalet del compostaggio

VIALFRE’ – Con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dei rifiuti da raccogliere e smaltire, il Comune di Vialfrè, grazie al supporto tecnico ed economico del Consorzio CCA di Ivrea, è stato inaugurato il nuovo chalet del compostaggio, installato in Piazza Bovetti.
Si tratta di un’iniziativa del progetto C3PO, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma transfrontaliero Italia-Francia ALCOTRA, a cui aderisce il Consorzio CCA di Ivrea in collaborazione con SCS di Ivrea. L’obiettivo è quello di sperimentare modalità che consentano di ridurre la quantità di scarti organici nei rifiuti, in particolare nei territori decentrati, nei quali la realizzazione della relativa raccolta differenziata della frazione organica è più onerosa, a causa delle maggiori distanze dagli impianti di destinazione. Questa strategia è già stata affrontata da CCA con la promozione del compostaggio domestico individuale, rilanciato negli scorsi anni anche attraverso il precedente progetto transfrontaliero R2D2, ma ora con lo chalet si vuole offrire un’opportunità in più a coloro che non possono effettuare il compostaggio individuale perché non dispongono di un’area verde o sono presenti solo sporadicamente.
Lo chalet è una struttura in legno che funge da “compostatore”, diviso in più scomparti: immissione dei materiali, maturazione del compost, stoccaggio per il materiali legnoso da miscelare agli scarti organici.
Il progetto riprende un’idea sviluppata in Francia (Nantes, Chambery), applicata nella vicina Valle d’Aosta dalla Comunità Monte Cervino (Chatillon) per alcune utenze quali scuole e case di riposo e avviata qualche settimana fa anche nel Comune di Lemie.
Il compostaggio domestico è un processo naturale per ricavare del buon terriccio dagli scarti organici di cucina (avanzi di cibo, scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, filtri di tè, ecc.) e del giardino. Per ottenere il compost è indispensabile apportare la giusta miscelazione di materiali organici “umidi” (ricchi di azoto) e materiali organici “secchi“ strutturanti (ricchi di carbonio).
L’iniziativa parte su un nucleo ben definito di famiglie di Vialfrè. I cittadini conferiranno i loro scarti “umidi” con un secchiello appositamente fornito e senza alcun tipo di sacchetto (nemmeno biodegradabile) nello specifico comparto dello chalet identificato con il pannello “scarti organici”, al quale accederanno con un’apposita chiave.
Un volontario aggiungerà quotidianamente materiale legnoso “strutturante” e un tecnico agronomo della società Corintea verificherà periodicamente il processo di compostaggio e, quando il comparto di immissione sarà pieno, trasferirà il materiale nel comparto di maturazione.
Per l’autunno si prevede la prima produzione di compost.

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