No al biodigestore di Colleretto

COLLERETTO GIACOSA – Per almeno tre quarti d’ora è stata una assemblea tranquilla, quella di martedì a Colleretto Giacosa. Poi, com’era naturale, l’atmosfera si è scaldata e le parti hanno iniziato a discutere in maniera piuttosto animata, con posizioni evidentemente differenti.
Il progetto di realizzare un biodigestore a Colleretto Giacosa, avviato dalla Aeg, Azienda Energia e Gas di Ivrea, non piace a moltissimi abitanti del piccolo Comune della Pedanea ed anche ai vicini di Parella e Loranzè.
E a nulla valgono le rassicurazioni che sono state portate dal Presidentedell’Aeg, Ivan Pescarin, e dai tecnici che hanno partecipato alla serata.
Di quel progetto si parlò più di due anni fa; poi calò il silenzio. Ora è stato rispolverato ed è stato presentato in un incontro al Bioparco all’inizio del mese di maggio, insieme ad un altro impianto che dovrebbe sorgere a Sparone.
Da quel momento a Colleretto Giacosa è cresciuto il fronte del no all’impianto ed è stato anche creato un Comitato, “Nobiogasgiacosa”, contrario alla installazione.
I cittadini sembrano avere le mani legate, perché l’autorizzazione al biodigestore potrebbe essere data dal Comune oppure direttamente dalla Provincia di Torino, bypassando addirittura la stessa volontà dell’ente comunale. Anche per questo motivo sono preoccupati i cittadini.

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