Ricca non si candida: “Ma il reato contestato è estinto”

BOLLENGO – “A fronte della contestazione ricevuta ho rinunciato alla mia candidatura e quindi ad interporre ricorso, anche se i legali consultati mi dicono che il disposto della legge Severino non sarebbe ostativo rispetto alla mia candidatura, in quanto la incandidabilità contestatami è fattispecie non rinvenibile nella disciplina previgente, proprio come dice l’art. 16 comma 1, e come tale da considerare solo per quelle determinatesi dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 235/2012 (cd legge Severino), cioè dopo il 1° gennaio 2013.
Infatti, proprio perché non causa di incandidabilità, in passato la mia posizione non era stata di ostacolo alle candidature del 2004 in Provincia e del 2005, 2010 al consiglio Regionale e nel merito allego un parere espresso dal Ministero dell’Interno in data 31/03/2001.
Certamente sono molto amareggiato, perché mi viene contestata una violazione risalente a circa 20 anni fa già estinta come reato con provvedimento del Tribunale di Torino in data 22/12/2001 e, in quanto risalente a prima della legge 475/99, non equiparata a condanna.
Pur fermamente convinto di essere nel giusto, rinuncio però a interporre ricorso e metto agli atti la rinuncia alla candidatura perché nel clima politico attuale ritengo opportuno non essere preso a pretesto per ostacolare il successo del candidato presidente Sergio Chiamparino e della lista Moderati per Chiamparino che ha presentato la mia candidatura.
Interpellerò però il Ministero per avere anche, sia pur postuma, una sua interpretazione sull’applicabilità o meno della Severino nella fattispecie che mi coinvolge.”

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