Autunno in San Gaudenzio: arte e cultura con “Ij Croass”

IVREA – Archiviata, con successo, la ventesima edizione della Festa di san Grato, che si è svolta a inizio mese, per “Ij Croass del Borghet” è già ora di pensare ai prossimi impegni.
Prende il via questa settimana, sabato 27, il calderone di appuntamenti intitolato “Autunno in San Gaudenzio” , che si svolgerà nella piccola e preziosa chiesa ai margini del rione del Borgetto. Nel corso delle serate si alterneranno artisti, scrittori e un personaggio d’eccezione, il Vescovo di Ivrea Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, nei panni di appassionato di storia sacra. Il primo appuntamento è in calendario per sabato 27 settembre: alle 17.30 verrà inaugurata la personale “Lino Ricco in San Gaudenzio”, che proporrà al pubblico sperimentazioni dell’artista eporediese su juta, tela e altro. L’elemento più emblematico ed evocativo dell`artista,
contraddistinto da una vocazione astrattista, è certamente il colore, un colore intenso e brillante, pieno e “rumoroso”, risonante e profondo, che ospita simboli e produce cortocircuiti multi-sensoriali.
Colore, ma anche assenza di colore, e dunque il nero: un nero che cola denso sopra le tele, le traversa, le macchia e le avvolge, simbolo di un tempo mai vissuto, di un prima e un dopo che magari non ci è dato di percepire, di un “buio di memoria” in cui si mischiano altre vite forse simili alla nostra.
La mostra sarà visitabile, dal giorno successivo e fino a domenica 5 ottobre, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30.
Sabato 4 ottobre la mostra di Lino Ricco farà da suggestiva cornice al concerto del gruppo “Magazzini del vento”, del quale lui stesso fa parte, assieme a Mike Bufo (chitarre) ed Ernesto De Martino (violoncello).
L’intenso “Ottobre in San Gaudenzio proseguirà nel pomeriggio di domenica 12 ottobre (alle 18.00), con la presentazione di due libri della casa editrice eporediese Hever: “Li boton ca luso” di Cristina Tirassa e “La lupa e il leone” di Margherita Birsini. Si tratta di due opere che ruotano attorno alle figure di Carabinieri, un omaggio all’Arma nel duecentenario della sua fondazione.
Cristina Tirassa ricorda la figura del nonno in un viaggio che da Ivrea porta alla Scuola Allievi Carabinieri Reali di Torino, poi nella Val Pusteria in difesa del Vallo Alpino voluto da Mussolini; quindi dal Peloponneso ai campi di concentramento in Germania e Polonia e la dura vita del lager, fino alla liberazione da parte dell’Armata Rossa, e il sospirato ritorno in patria. La lunga storia di una divisa con “ij boton ca luso”, i bottoni che luccicano…
Una storia vera e un libro d’amore: Margherita Birsini racconta l’amore di Egisto ed Elisa ai quali la vita ha regalato un destino da “salvati”. L’abbandono alla nascita da parte dei genitori naturali avrebbe potuto renderli dei proscritti, disprezzati dalla società. Quella stessa società ha però al suo interno due secolari istituzioni che permettono, a chi non possiede nemmeno il cognome, d’essere accolto in una grande famiglia, non legata dalla consanguineità, ma dallo spirito di fratellanza
universale. Per Egisto è l’Arma dei Carabinieri, nella quale trova la dignità personale e il riferimento sociale; per Elisa è l’Opera Pia Santa Maria della Pietà, dove orfanelli e trovatelli sono accolti, educati e forniti di strumenti adeguati per essere avviati al lavoro e all’indipendenza economica.
Monsignor Cerrato, sarà nella chiesa di San Guadenzio la sera di martedì 14 ottobre (alle 21.00), per una conferenza sul tema “La chiesa e la vita ai tempi di San Gaudenzio vescovo di Novara”. Per il Vescovo si tratta di un ritorno: era già stato ospite dei “Croass”, nella stessa sede, alla fine di maggio, quando aveva intrattenuto un folto e attento pubblico parlando della diffusione del Cristianesimo in Piemonte.
Il calendario di “Autunno in San Gaudenzio si concluderà” con la mostra “NeXT 2” di Serge Serghejev, l’artista russo “innamorato dell’Italia”, divenuta il suo paese di adozione. Nato a Feodossia, in Crimea, nel 1951, è poi vissuto a Sumy in Ucraina. Nel 1999 il trasferimento in Italia, prima di una parentesi in terra francese, a Nizza, dal 2003 al 2009. Dal 2010 al 2012 ha vissuto a Torino, prima di trasferirsi a Ivrea, dove vive attualmente. Alcune sue opere sono esposte nei musei di Sumy, Kiev e Konotop; mentre la sua presenza in collezioni private è davvero “mondiale”:
Ucraina, Russia, Italia, Austria, Germania, Olanda, Inglitterra, Francia, Norvegia, USA, Canada, Giappone e Gerusalemme.
La mostra sarà inaugurata sabato 18 ottobre alle 17.30 e resterà aperta fino al 26 ottobre, con i consueti orari: dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30.

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