Industria: in Canavese clima negativo ma possibili segnali di allentamento del pessimismo

IVREA – L’Indagine Congiunturale relativa al trimestre gennaio-marzo 2013, effettuata da Confindustria Canavese su di un campione di imprenditori, rimane negativa, ma evidenzia contemporaneamente possibili segnali di allentamento del pessimismo.
In particolare, per le Aziende del Canavese le indicazioni per la produzione e per gli ordini totali restano in diminuzione; migliorano e diventano positive le previsioni per gli ordini dall’estero.
Rimangono in calo, ma in misura minore rispetto al trimestre precedente, i dati sull’andamento occupazionale, mentre sale ancora il numero delle aziende (più del 40% delle imprese intervistate) che prevede il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Pertanto, in un quadro in generale negativo, sembra che gli imprenditori accolgano l’inizio del nuovo anno con un auspicio di miglioramento, almeno con riferimento alle prospettive sui mercati internazionali.
In dettaglio, le indicazioni sull’andamento della produzione registrano il 27,2% di imprenditori ottimisti e il 33,3% di pessimisti, con un saldo ottimisti-pessimisti pari a -6,1, mentre quelle per gli ordini totali vedono il 18,8% di imprenditori ottimisti e il 31,3% di pessimisti, con un saldo ottimisti-pessimisti negativo e pari a 12,5. Sono migliori le previsioni per gli ordini dall’estero per i quali gli intervistati che indicano crescita sono il 33,3%, quelli che segnalano diminuzione sono il 18,5%, con un saldo ottimisti-pessimisti positivo e pari a +14,8.
La previsione sull’andamento occupazionale permane negativa, con il 15,6% delle imprese ottimiste e il 21,9% pessimiste, con un saldo pari a -6,3. Inoltre, il 40,6% delle aziende intervistate indica la possibilità di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, con una crescita rispetto al periodo precedente.
La composizione del carnet ordini peggiora un poco; sale leggermente al 27,3% il numero delle imprese per cui è sufficiente per meno di un mese; si ha, poi, una sostanziale stabilità al 54,5% di quelle con ordinativi che vanno da uno a tre mesi e una diminuzione al 18,2% delle aziende con ordini per oltre tre mesi.
Il 69,7% degli intervistati indica un ritardo negli incassi, in calo rispetto ai trimestri precedenti, mentre non ci sono imprese che li segnalano in anticipo. Salgono al 33,3% le aziende che stanno programmando investimenti per ampliamenti per i prossimi 12 mesi e rimangono sostanzialmente stabili al 27,3% quelle che li prevedono per sostituzione; scende al 39,4% la percentuale di imprese che non prevede investimenti.
Il grado attuale di utilizzazione degli impianti per le imprese intervistate è inferiore al trimestre precedente ed è pari al 62%, mentre i tempi medi di pagamento dei clienti scendono a 89 giorni.
Continuano a registrarsi dati nettamente migliori per le imprese esportatrici rispetto a chi non ha mercato estero.

 

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