Insieme Circolo dei Lettori, Galleria del Libro e Circolo degli Amici (Guarda il video)

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IVREA – Un nuovo progetto nato dalla collaborazione tra il Circolo dei Lettori di Torino, il Circolo degli Amici di Colleretto Giacosa e la Galleria del Libro di Ivrea, è stato presentato in Sala dorata, alla presenza del Sindaco Carlo Della Pepa, della Direttrice Cultura Turismo Sport Regione Piemonte Virginia Tiraboschi, del Presidente del Circolo dei Lettori Luca Beatrice, di Gianmario Pilo della Galleria del Libro, e Davide Gamba del Circolo degli Amici di Colleretto Giacosa. «Questo legame tra il Circolo dei Lettori con  la Città di Ivrea che rappresenta una tra le realtà più ricche di librerie indipendenti rispetto al numero di abitanti – ha sottolineato il primo cittadino – testimonia l’importanza dell’evento, così come importante è porre l’attenzione su chi si fa promotore di valide iniziative non solo per il capoluogo eporediese ma per l’intero territorio.»
E le scommesse in campo culturale per il 2013 sono diverse: l’apertura del Museo, chiuso dal 1975, che si spera in primavera possa riaprire; il riconoscimento di Ivrea come Città Industriale del XX° secolo – patrimonio dell’Unesco, e sullo sfondo anche se non sarà nel 2013, il rinnovo e l’ampliamento della Biblioteca Civica, «tra le più importanti del Piemonte – ha aggiunto Della Pepa – come scambio e numero di libri contenuti.»
Un percorso quello con il Circolo dei Lettori di Torino, reso possibile grazie al contributo e l’interessamento della stessa Regione Piemonte, che vede in Ivrea e nel Canavese un territorio con grandi potenzialità su cui scommettere nei prossimi anni. «Se per troppi anni la cultura è andata a traino dell’industria e quindi sempre sponsorizzata – ha commentato la referente regionale – adesso compito della Pubblica Amministrazione è quello di assumere nuovamente il ruolo di programmazione, selezionando gli operatori culturali migliori, quelli cioè capaci di fare “cultura d’impresa”, rappresentando la cultura stessa, un pezzo del Pil della nostra Regione e della nostra Nazione, e quindi deve essere in grado di produrre ricchezza.»
Compito, dunque, della Regione, selezionare operatori in grado di mettersi in gioco con iniziative che viaggino in tal senso e la selezione avverrà anche nella distribuzione dei prossimi sostegni finanziari. Uno sguardo alla legge regionale sulla valorizzazione e promozione delle attività culturali (n. 58) che sarà riformata perché troppo vecchia (1978) sulla base della quale è stato sovvenzionato tutto il settore culturale. «Sarà orientata alla selezione delle iniziative culturali di eccellenza, da una parte, e alla selezione degli operatori di eccellenza dall’altra – ha aggiunto la Tiraboschi – Tra le Associazioni verrà fatta una scrematura e si vedrà chi sarà in grado di imprenditorializzare il settore cultura che deve imparare a camminare con le proprie gambe. Il piano di programmazione delle iniziative culturali del prossimo triennio passerà da questa riforma fortemente voluta da questa Amministrazione Regionale.»
Il progetto culturale, così come evidenziato in conferenza stampa, nasce da un lavoro di organizzazione, di ricerca delle risorse, di spazi idonei, di coinvolgimento di persone, tra le due realtà, che hanno pensato di realizzare qualcosa con il circolo dei lettori. «Un’iniziativa che non ha colore politico – è stato detto – ma esclusivamente a favore dei libri, dell’arte, della cultura, e quindi anche la scelta di autori e scrittori viaggia in questo senso. Ampliare lo spazio di azione di chi giunge da noi, sia esso romanziere, che filosofo, saggista o giornalista, e fare in modo che le sue parole viaggino dalla grande città al “villaggio”, con poca spesa in più: questo è il vero spirito dell’iniziativa; al tempo stesso, però, se a 100 km di distanza viene allestito uno spettacolo con grandi costi, di alto livello, di grande popolarità e qualità, ma difficilmente trasportabile, è logico che le persone del “villaggio” possano andarci. Per far ciò sono sufficienti: un pullman, un ufficio comunale ed una biglietteria telematica per portare ad esempio Ivrea e il Canavese, al Regio, alla Scala o all’Arena di Verona. Un principio, questo, che avevano già scoperto i Servizi Culturali Olivetti, che hanno saputo fare del territorio, un territorio colto, ben informato e capace di produrre contenuti. L’Olivetti non c’è più, e se ci fosse forse sarebbe in Cina, ma se ha insegnato qualcosa di buono, questo non lo dobbiamo dimenticare.» Ecco che se al Circolo dei Lettori spesso gli scrittori arrivano per una sera, perché non provare a formulare insieme scambi il giorno prima o dopo il giorno previsto. Il Circolo degli Amici e la Galleria del Libro valuteranno all’interno dei programmi del Circolo dei Lettori la possibilità di far venire  in Canavese un personaggio della cultura almeno una volta al mese. Il Circolo proporrà ai personaggi selezionati una data in più in Canavese e inserirà la replica all’interno dei suoi circuiti di programma, e da parte nostra diffonderemo programmi e iniziative. «Vorremmo rivolgere l’attenzione soprattutto alla letteratura e cultura giovanile – è stato aggiunto – per coinvolgere gli interessi degli adolescenti, che sono pieni di desideri e sogni, hanno talento da vendere, sensibilità rarissime, e soprattutto perché sono la categoria che è stata più abbandonata da questo territorio.»
La parola, quindi a Luca Beatrice, critico d’Arte contemporanea in Italia, e docente all’Accademia Albertina di Torino, che ha presentato il suo ultimo libro: “POP l’invenzione dell’artista come Pop Star” (Rizzoli editore). Il libro, che parte dalla figura di Jackson Pollock come primo artista capace di spostare l’attenzione dalle sue opere verso se stesso, traccia attraverso  un linguaggio divulgativo, e accessibile ma non banale, il ritratto di sei grandi artisti della Pop Art, ciascuno dei quali, a suo modo, ha contribuito all’invenzione di se stessi come star mediatiche raggiungendo quotazioni di mercato mai viste: da Dalì a Warhol, da Basquiat a Koons e Hirst fino a Cattelan.