Raccolta rifiuti ingombranti: ecologia, crisi e solidarietà

AGLIÈ – Si è svolta lo scorso fine settimana la raccolta dei rifiuti ingombranti. I container messi a disposizione dalla società SCS non sono bastati a contenere tutti i rifiuti portati dai cittadini alladiesi sabato 9 e domenica 10 marzo. Dopo aver riempito i contenitori, l’enorme quantitativo di rifiuti voluminosi, sono stati accatastati a fianco dei container stessi. 
La raccolta, organizzata dal Comune di Agliè, si è svolta con la collaborazione della polizia municipale, dei cantonieri comunali, degli ausiliari alladiesi e degli ispettori ambientali.
La raccolta dei materiali ingombranti è stata preceduta dalla perlustrazione di tutto il territorio comunale, da parte degli ausiliari comunali e dagli ispettori ecologici volontari, per raccogliere i materiali depositati impropriamente.
A differenza degli anni precedenti, a fronte di un aumento consistente di materiali ingombranti depositati nel luogo di accumulo, i volontari hanno raccolto una quantità inferiore di rifiuti dispersi nel territorio. L’opportunità, data ai cittadini di Agliè, di poter depositare e smaltire, senza costi, i rifiuti voluminosi, ha iniziato a dare i suoi frutti, riducendo l’abbandono degli stessi. Se il maggior rispetto per l’ambiente da parte dei cittadini alladiesi è motivo di soddisfazione, la preoccupazione oggi viene nel vedere quante persone, giunte da ogni parte del Canavese, si sono precipitate, durante i due giorni di raccolta, nel sito di deposito, per rovistare tra i rifiuti, alla ricerca di qual cosa di utile da prendere e riutilizzare. Negli anni scorsi il fenomeno era limitato. Quest’anno sono state tantissime le persone che hanno sfruttato la raccolta degli ingombranti per recuperare cose abbandonate, ma non ancora completamente distrutte. «Segno evidente – dice il vice Sindaco Alberto Rostagno – che la crisi si sta facendo seria anche nel nostro territorio. Una volta erano i raccoglitori di materiale ferroso o gli “stracciaroli” che di quest’attività ne facevano una fonte di reddito, attività oggi quasi scomparsa. Recuperare i materiali ingombranti non più utilizzati, ma ancora non completamente distrutti, può ritornare a essere una forma di sostentamento per cittadini in difficoltà.  Le “scene” viste in questi due giorni oltre a far riflettere, a spronare stili di vita diversi, inducono a pensare alla possibilità di istituire un centro di raccolta permanente di tutti i materiali che sono scartati da alcuni, ma possono ancora essere utili ad altri.  In questo modo, oltre a una buona azione dal punto di vista ambientale, si potrebbe così fare anche una buona azione di solidarietà.»

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