Raggiunto l’obiettivo, ora si passa ai versamenti del Capitale Sociale

 

Giancarlo Buffo e Gianni Desiderio

RIVAROLO – Rivabanca ha raggiunto il suo obiettivo. È scaduto l’altro ieri, 10 luglio, il termine per raccogliere le sottoscrizioni, e 1604 persone su un bacino di 54mila abitanti, hanno contribuito a formare il capitale sociale di 5milioni del nuovo credito cooperativo.
«Siamo molto soddisfatti del risultato – afferma Gianni Desiderio, Presidente del Comitato Promotore – non immaginavamo di raggiungere l’obiettivo nei tempi previsti. Abbiamo affidato la diffusione del progetto non a professionisti, ma a coloro che l’hanno condiviso fin dall’inizio.»
Presto partiranno le lettere raccomandate, ed entro trenta giorni dal ricevimento, tutti coloro che si sono impegnati dovranno procedere al versamento della quota sottoscritta, in un conto corrente indisponibile presso la Banca d’Alba, Credito Cooperativo indicato nel prospetto informativo come “tutor” successivamente sostituito, quando è avvenuta la fusione con il Credito Cooperativo del Canavese, con la Banca di Cherasco (che si occuperà della formazione del personale). Dopo aver verificato i versamenti effettuati, verrà convocata l’assemblea dei soci, durante la quale si procederà con l’approvazione dello statuto e del regolamento e l’elezione degli organi sociali. A quel punto il comitato promotore avrà esaurito la sua funzione, e decadrà.
«Non sarà facile trovare un posto abbastanza ampio da contenere i 1604 soci – aggiunge Giancarlo Buffo, vice Presidente del Comitato – né organizzare logisticamente l’iter di votazione.»
Si partirà quindi con la richiesta di autorizzazione alla Banca d’Italia, per l’apertura degli sportelli: uno a Rivarolo e uno a Rivara, presumibilmente nella prossima primavera.
«Il centro direzionale sarà a Rivarolo – continua Desiderio – e questo renderà più facile ed immediata la risposta agli utenti, perché si tratta di una banca che si affaccia direttamente sul territorio facendone parte, tanto che il 90% degli investimenti verranno riversati sul Canavese. Un dialogo costante e continuo – conclude – peculiarità del progetto Rivabanca.»
Si partirà con due sportelli, ma l’intenzione è di ampliarsi, prevedendo in seguito un’apertura anche a Castellamonte e Cuorgnè.

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