Centrale? NO grazie

RIVAROLO – «Centrale? NO grazie.» Così cita lo striscione posizionato sui terreni al confine tra frazione Argentera e Rivarossa, dove dovrebbero sorgere
le serre per colture controllate con cogeneratore a biomasse annesso. Durante l’ultimo Consiglio Comunale era stata approvata la nona variante, una cui parte riguardava proprio la questione. La variante è rimasta, come da regolamento, visionabile in Comune fino a fine dicembre. La Coldiretti ha presentato alcune osservazioni in merito: “…La variante introduce una logica che vede la cogenerazione al servizio della produzione agricola, e pertanto, a nostro avviso, da dimensionarsi sulla base degli effettivi fabbisogni termici delle serre in progetto, evitando cascami termici di improbabile utilizzo alternativo, stante la localizzazione assolutamente decentrata dell’area.” Questo è sottolineato nel documento scritto dalla Coldiretti e protocollato in Comune. E prosegue: “Si ritiene allora, preliminarmente, salve tutte le ulteriori osservazioni, che questo concetto debba essere fatto proprio dall’Amministrazione Comunale, ed utilizzato in sede di futura eventuale approvazione del progetto di insediamento.” La Coldiretti ha altresì rimarcato, come fatto anche dal comitato, che la rete viaria non è congrua ai volumi di traffico che verranno innescati e che la decisione non è commisurata alla fragilità geologica del territorio, e che la normativa non esclude espressamente la possibilità di alimentazione con materiali provenienti dal ciclo di rifiuti.” Anche il comitato spontaneo composto da cittadini residenti nella frazione, ha presentato delle osservazioni al riguardo: “…Il problema più grave è quello della viabilità . Oltre al fatto che la strada è stretta ci si chiede che ne sarà del manto stradale già molto deteriorato e sottoposto solo a opere di manutenzione ordinaria e, anche queste, saltuarie e di minima entità” e prosegue il documento “..altro problema é come saranno stoccate le biomasse conferite…Si osserva inoltre come ben chiare siano al Comune le problematiche relative all’approvvigionamento idrico, lo smaltimento reflui, tant’è che si prevede la subordinazione del permesso di costruire a convenzione. Convenzione tra il Comune di Rivarolo e privati richiedenti in cui non avranno voce le ragioni del Comune confinante che sarà investito dalle problematiche dell’insediamento ben più del Comune di Rivarolo il quale invece godrà delle misure compensative.” «Per non parlare del problema idrogeologico – spiega Marina Vittone – i residenti della zona non hanno potuto fare le cantine o i garage, perché esiste una fragilità delle falde, come mai invece, solo in questo caso, è permessa la costruzione di un locale interrato? Siamo alle solite: l’intenzione di costruire un impianto industriale in un’area agricola, eppure Rivarolo è ricca di aree dismesse adatte allo scopo. E non si tratta certamente solo di serre, altrimenti non si renderebbe necessaria l’autorizzazione della Provincia. C’è un dissenso popolare diffuso e grande preoccupazione.»

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