Inaugurata la mostra di Medhat Shafik

RIVAROLO – Sabato scorso, 27 ottobre, è stata inaugurata, presso Casa Toesca la mostra di Medhat Shafik, dal titolo Athar/Ritrovamenti, organizzata dall’Associazione Areacreativa42 e curata da Antonio D’Amico, che resterà in esposizione fino al 16 dicembre.
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956, ma dal 1976 vive e opera in Italia, collaborando con la Galleria “Marcorossi artecontemporanea” fin dai suoi esordi negli anni Novanta. Diplomato in pittura e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dagli anni Ottanta partecipa con successo a molte rassegne artistiche nazionali e internazionali, arrivando ad una vera e propria consacrazione, con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1995, in occasione della quale il Padiglione Egitto, viene premiato con il Leone d’Oro delle Nazioni. Nel 2010 partecipa alla Biennale d’Arte Sacra al Museo Stauros di Isola del Gran Sasso e alla II ° Biennale Internazionale di Sabbioneta. La sua ultima personale, del 2011, “Archetipi – Le origini del futuro”, è stata curata da A.c. Quintavalle e allestita alla Fondazione Stelline di Milano, nel prossimo mese di novembre una sua personale, curata da Gloria Bianchino e A.c. Quitavalle, verrà esposta dallo Csac alle Scuderie della Pilotta di Parma.
«Stiamo vivendo un momento di “naufragio della storia” – ha affermato Shafik durante la cerimonia inaugurale – tutto è messo in discussione. Ciascuno di noi è alla ricerca della propria identità. Ritengo che sia necessario quanto mai che l’uomo torni ad essere il centro di “dell’Agorà”, andando alla ricerca di sé stesso e recuperando il valore dell’altro.»
Tra le varie opere esposte, due allestimenti in particolare rappresentano il significato tangibile di queste parole: “La città dei Profumi” e la “Barca di Ulisse”.
La mostra si avvarrà dell’atelier pedagogico “Nord sud ovest est” pensato e coordinato dall’Associazione culturale Areacreativa42, che farà vivere ai bambini e agli studenti l’esperienza entusiasmante del mondo magico di Athar. Così, attraverso una visita guidata, dopo aver percepito un mondo capace di penetrare l’Io sensibile, ciascun “artista provetto” potrà sperimentare e ritrovare le proprie sorgenti creative attraverso una serie di attività manuali.

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