Canavesani e pendolari dei furti: arrestati dalla Polizia

Canavesani e pendolari dei furti arrestati dalla PoliziaImportante operazione di polizia giudiziaria portata a termine nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Novara, che ha avuto il suo epilogo con l’arresto di tre individui resisi a vario titolo responsabili dei reati di falsificazione di targhe, truffa e furto in danno di persone anziane, nonché di ricettazione di monili d’oro, gioielli con pietre preziose e denaro sottratti a questi ultimi, per un valore complessivo di circa 70.000 euro.
In particolare, nel corso di un servizio di vigilanza sulla tratta autostradale Torino Milano, effettuato da pattuglie della Polizia Stradale in abiti civili, veniva notata un’autovettura Ford Fiesta di colore chiaro che procedeva a velocità particolarmente sostenuta, le cui targhe facevano sospettare una possibile alterazione, essendo quella anteriore diversa da quella posteriore per due lettere invertite.
Canavesani e pendolari dei furti arrestati dalla Polizia 2Dopo le verifiche presso gli archivi della Motorizzazione Civile, la Stradale appurava che le due targhe in questione corrispondevano ad altrettanti veicoli di altro modello e colore, per cui, dopo avere intercettato la vettura sospetta, gli Agenti della Polizia Stradale la seguivano sino alla barriera autostradale di Rondissone dove, con l’ausilio di personale della Sottosezione Autostradale di Settimo Torinese, riuscivano a trarre in arresto i tre malviventi che in quel momento si trovavano a bordo (tutti italiani, residenti nel Canavese, di 50, 34 e 40 anni, pluripregiudicati e recidivi).
Le indagini venivano coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea Chiara Molinari e, nel corso della successiva perquisizione, si rinvenivano all’interno dell’autovettura numerosi oggetti preziosi e denaro, che si accertava successivamente essere provento di numerose truffe perpetrate nei confronti di persone anziane, raggirate nello specifico anche mediante l’esibizione di falsi tesserini di riconoscimento appartenenti all’Arma dei Carabinieri, o qualificandosi come impiegati del Comune che dovevano svolgere sopralluoghi in abitazione. Inoltre, i malviventi utilizzavano diverse targhe clonate già predisposte con caratteri alfanumerici diversi, applicate con supporto adesivo di volta in volta al veicolo utilizzato, al fine di non renderlo identificabile anche in occasione di transito presso i caselli autostradali senza corrispondere il pedaggio, ovvero in caso in infrazioni al codice della strada rilevate da remoto tramite le apposite apparecchiature (autovelox, tutor, ecc.).
Canavesani e pendolari dei furti arrestati dalla Polizia 1Per tutti è stata disposta la custodia cautelare in carcere ad Ivrea.
Infine, con particolare stupore, gli agenti rinvenivano nel bagagliaio del veicolo anche una cagnolina, che li guardava con aria stupita e spaventata… Tramite il microchip di riconoscimento, a seguito dell’intervento di personale veterinario veniva quindi subito identificata anche la piccola “Briciola” che, rubata nell’ultimo raid, già nel pomeriggio, poteva essere riconsegnata ai legittimi proprietari, che non si trovavano in casa al momento del furto ed erano quindi ignari della sottrazione della loro cagnolina.

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